Arteta è il nuovo allenatore dell'Arsenal e, come riportato da Football London, ha rilasciato le prime dichiarazioni ufficiali da tecnico dei gunners. Da ex di Pep Guardiola a capo di un grande club che non ha vinto moltissimo negli ultimi anni ma non ha evidentemente perso il suo fascino. "Quando l'Arsenal bussa alla porta, non puoi dire di no". Le prime parole. Ne sono seguire altre...

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Arsenal, è l’ora di Arteta: “Non potevo dire di no. Devo capire i calciatori e motivarli”
Arteta... torna a casa: è il nuovo allenatore dell'Arsenal e ha rilasciato le prime dichiarazioni ufficiali da tecnico del club londinese.
RITORNO - Per Arteta, in fondo, è un ritorno a casa. "Sono felice, orgoglioso. Mi è stata offerta una grande opportunità. Mi stavo preparando da anni per una grande sfida professionale. So cosa meriti questo club e non vedo l'ora di poter iniziare. Sto vivendo un sogno: quando me ne sono andato ho detto che prima o poi sarei tornato". Il giorno è arrivato. Adesso urge cambiare rotta. "La nostra priorità è trovare fiducia. Dobbiamo costruirci una nuova immagine. Sono venuto qui con il City e ho visto tutti un po' giù di morale. E anche io mi sono sentito così. Dobbiamo ritrovare energia e trasmetterla anche ai tifosi. Avremo bisogno anche di loro. Si percepisce che l'Arsenal abbia come perso identità. Devo capirne i motivi".
MAESTRO - Arteta ha poca esperienza, ma un maestro come pochi. Guardiola. "Ho imparato che devi essere spietato, concreto, incarnare la mentalità del club e creare una mentalità vincente. L'atteggiamento di ogni giorno è fondamentale per costruire qualcosa di importante. Il segreto è che i giocatori e lo staff percepiscano cosa vuoi fare e dove arrivare. Capisco che i tifosi possano avere dubbi, ma mi sforzerò in ogni modo per migliorare la situazione".
OZIL - Arteta ha comunque le proprie idee. Seppur consapevole che la strada sia in salita. "Ho alcune teorie, ma per adesso preferisco tenerle per me. Mi comporterò a modo mio, cercando di convincere tutti che si sia intrapresa la strada giusta. Vorrei che le persone si sentissero in sintonia con ciò che gli chiedo. Tutti devono dare il loro apporto di energia e amore per il club. Chi non ci riesce non è adatto a questa squadra. Devo prima capire cosa provino i giocatori per aiutarli". In questo senso, c'è molta curiosità sul futuro di Ozil: "Non ho ancora parlato di mercato con il club. Di certo lui è un grande giocatore. E anche per lui devo capire che sentimenti abbia e di cosa necessiti. So che è un campione e conosco bene le sue capacità, il mio lavoro è ottenere il massimo da lui.
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