"Quando devi andare, devi andare". Certo, Freddie Ljungberg ha ragione. Ci sono necessità che non si possono proprio rimandare, come quella di correre in bagno se qualcosa non va. Ma quando questo accade durante un match, con la squadra alla disperata ricerca del gol del pareggio, ovvio che le critiche siano dietro l'angolo. E quindi la...pausa bagno di Aubameyang diventa uno dei casi della pessima serata dell'Arsenal, che perde in casa 1-2 contro il non irresistibile Brighton e fa registrare il peggior momento negativo degli ultimi 42 anni. Colpa, secondo i tifosi, anche dell'attaccante, che nel momento più importante della partita è scappato negli spogliatoi per un momento...privato.

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Arsenal, è caos: Ozil litiga con Mertesacker, Aubameyang scappa in bagno e Ljungberg… non si accorge di nulla
L'inizio del'era Ljungberg non ha portato il cambio di marcia che i tifosi dell'Arsenal si aspettavano. E nella sconfitta casalinga contro il Brighton ci sono almeno un paio di casi destinati a fare parecchio discutere una tifoseria già sull'orlo...
BAGNO - Come riporta il Sun, una necessità troppo impellente per essere tralasciata. E lo stesso allenatore spiega che, nella concitazione del momento, non si era neanche accorto che il suo centravanti si era preso una pausa. "In realtà non ci avevo fatto caso, l'ho visto ritornare in campo dopo che era sparito per un paio di minuti". Almeno, Aubameyang aveva un ottimo motivo per essere scomparso dalla partita, a differenza dei compagni, che erano in campo ma...non è che si vedesse granchè. Anche se questo non ha impedito che i tifosi, frustrati da un crollo che neanche l'addio di Emery sembra in grado di fermare, cominciassero a insultare via social il capocannoniere della scorsa Premier.
LITE - E la cosa peggiore è che il "toilet-gate" non è l'unico caso della serata da dimenticare per i Gunners. A fine partita a gettare benzina sul fuoco ci ha pensato Mesut Ozil, che uscendo dal campo ha cominciato a discutere con il connazionale Mertesacker, ex compagno di squadra e ora secondo ad interim di Ljungberg. Il trequartista, che con il nuovo tecnico sembra almeno aver ritrovato la centralità che Emery non gli riconosceva, ha fatto chiari gesti di insofferenza nei confronti dell'ex difensore, che però ha mantenuto la calma e non ha reagito all'attacco di Ozil. Che ora rischia di avere vita difficile anche durante il nuovo corso. Non certo un inizio apprezzabile per la chissà quanto duratura era Ljungberg,
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