L'Argentina torna a giocarsi la finale della Coppa del Mondo. Nelle ultime due occasioni, nel 1990 e nel 2014, non è andata bene. Ma ci sono due casi in cui l'Albiceleste si è issata sulla vetta del pallone. C'è la vittoria del 1986, nel segno di Diego Armando Maradona. Ma anche quella del 1978, la prima, quella firmata in campo da Mario Kempes e in panchina da Cesar Luis Menotti. Dunque, logico che quella del "Flaco" sia una delle voci più autorevoli quando si parla della nazionale argentina e della finale in Qatar. E parlando al Clarin, il tecnico di quell'Argentina vincente vede parecchie similitudini con quella attuale...


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Argentina, Menotti non si sbilancia: “Siamo forti, ma mica il Brasile del ’70. Leo può giocare fino a 40 anni”
Un gruppo di amici
—“Il segreto di questa squadra è che gioca a calcio e mi rende felice il fatto che la storia si ripeta. Guardate i giocatori, si vede che sono amici tra loro, che sono legati alla squadra e alla nazionale. E questa è la cosa che mi sta piacendo di più di questo Mondiale, al di là di quello che sarà il risultato della finale". Un qualcosa che rimanda a altre nazionali che hanno scritto pagine importanti... "La squadra gioca bene, nessuno giocatore cerca azioni personali, si vede che sono legati all'idea di squadra. Sono un gruppo di amici che giocano a calcio nella stessa squadra, è un qualcosa che interpreta la storia del calcio argentino. Sono degni rappresentanti di questa cultura e di questa storia. È una squadra che viene dal barrio, dalla gente".
L'Argentina è forte, ma...
—La finale, però, non sarà semplice. Di fronte c'è un avversario impossibile da sottovalutare. “Noi siamo una squadra forte, ma non siamo mica il Brasile del '70. E la Francia è una buona squadra, che ha parecchi giocatori forti, soprattutto in avanti, è una squadra che gioca sempre per vincere. Non gli pesa l'importanza del match. Per me non hanno punti deboli, però il fatto che vogliano sempre vincere a volte fa sì che lascino degli spazi e questo ci può favorire". Sarà l'ultimo ballo per Messi. O forse no... Per il Flaco, la pulce può continuare eccome. “Non lo conosco, non ci ho parlato e non so quello che pensa, ma vista la vita che fa, il modo in cui è cresciuto, penso che possa giocare fino a 40 anni. Il talento e la tecnica non si perdono mai". Ma probabilmente Messi preferirebbe vincere il mondiale...che continuare a lungo senza farlo!
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