Nel 1990 l'Argentina deve difendere il titolo mondiale conquistato in Messico e si arrampica in modo perlomeno avventuroso sino alla finale. Supera il turno, elimina a sorpresa il Brasile agli ottavi e poi si affida all'intuito e ai guantoni di Sergio Goycochea, portiere pararigori per eccellenza che permette all'albiceleste di superare indenne i quarti con la Juvgoslavia e la semifinale con l'Italia. 1-1 con i gol di Schillaci e Caniggia. Ai rigori il portiere argentino respinge le conclusioni di Donadoni e Serena. Non neutralizzerà, però, l'esecuzione di Andy Brehme che darà il titolo alla Germania che si rifà della delusione di quattro anni prima.