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Ansu, che sfortuna: possibile nuova operazione in vista e tre mesi di stop

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Il calciatore del Barcellona rischia seriamente di tornare sotto i ferri.

Redazione Il Posticipo

Non c'è pace per Ansu Fati. Il calciatore del Barcellona rischia seriamente di tornare sotto i ferri. Secondo quanto riportato da AS tutto lascia credere che il baby fenomeno si sottoporrà a un intervento chirurgico per risolvere i suoi problemi al bicipite femorale della gamba sinistra.

CONSULTO - Oltre i Pirenei sostengono che la tesi sia maturata dopo un confronto fra gli specialisti e il calciatore. L'idea è di un intervento risolutivo che permetta di chiudere definitivamente le questioni legate alle ricadute muscolari che hanno tormentato il ragazzo in questa stagione. Resta solo da incassare l'ok del calciatore che si avrà dopo un incontro con i familiari di Ansu.

SOLUZIONE - La soluzione si è prospettata dopo gli esami strumentali a cui si è sottoposto questo pomeriggio che hanno confermato uno strappo al tendine del ginocchio della gamba sinistra, con apertura a cerniera nella stessa cicatrice del precedente infortunio, con un interessamento del tendine prossimale. Un problema che nelle migliori delle ipotesi, con una cura conservativa avrebbe dei tempi di recupero assestabili fra le 6 e le 8 settimane, ma con l'aggravante di non poter garantire nuove ricadute. Ecco perché a Barcellona ritengono che la soluzione migliore sia quello di un intervento con tempistiche un po' più lunghe, ma dal risultato certo.

Ansu, che sfortuna: possibile nuova operazione in vista e tre mesi di stop- immagine 2

LOOP - Una scelta dettata anche dal recente passato di un ragazzo fenomenale, purtroppo, anche dal punto di vista della sfortuna. Ansu ha già vissuto il calvario legato a un intervento al ginocchio con conseguenze che si sono protratte nel tempo. Anche e soprattutto per questo, l'ipotesi di un "reset" che possa porre fine sul nascere a un nuovo loop è una ipotesi che sta sempre più prendendo corpo nelle ultime ore.  Nei prossimi giorni verrà presa la soluzione definitiva. Se alla fine, come tutto lascia credere, la via sarà quella verso la sala operatoria, il tempo approssimativo di dimissione sarebbe fissato a circa tre mesi. Uno in più rispetto alla terapia conservativa ma con prospettive assolutamente differenti.