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Dai polli ai cammelli: quando in campo scendono gli animali

Il campo del Fenix Montevideo è stato squalificato perchè i tifosi hanno liberato in campo dei polli. Ma non è certo la prima volta che il mondo degli animali fa capolino nei campi di calcio.

Redazione Il Posticipo

Ci son due coccodrilli ed un orango tango, due piccoli serpenti e un'aquila reale, il gatto, il topo, l'elefante: non manca più nessuno. Anzi, forse sì. Mancano i polli. Esattamente quelli, colorati con i colori del Racing, che il Fenix Montevideo ha liberato pochi minuti prima dell'inizio della partita come azione "goliardica". Alla fine però non si è divertito nessuno, perchè è stato necessario cacciare i pennuti dal campo (peraltro poco cerimoniosamente a pedate), il Racing ha vinto nonostante l'accoglienza e soprattutto il campo del Fenix è stato squalificato per una partita di campionato. E forse la prossima volta i tifosi di casa ci penseranno due volte prima di causare invasioni animali.

Polli ma non solo: cani...

Ma non è certo la prima volta che gli animali fanno capolino nei campi di calcio. I protagonisti principali sono i cani, che spesso si fanno largo dagli spalti, soprattutto dove non ci sono barriere, e si lanciano in improbabili assalti al pallone che puntualmente causano l'ilarità del pubblico. Scene del genere hanno spesso allietato i giovedì di Europa League, come è accaduto all'Arena Filippo II, in Macedonia, quando durante il match tra Vardar e Rosenborg è entrato un bellissimo cane che all'inizio sembrava parecchio nervoso, ma che poi alla fine si è ambientato talmente bene che si è anche beccato qualche coccola dal portiere dei padroni di casa.

...un gruppo di piccioni...

Tornando ai volatili, resta leggendario il match tra Inter e Sassuolo del 2016, quando San siro, anzi, per la precisione un lato del campo del Meazza è diventato casa di un gruppo di piccioni. Che non si sono neanche preoccupati troppo di spostarsi quando l'azione si è sviluppata da quella parte, costringendo i calciatori di entrambe le squadre a dribblare non solo gli avversari, ma anche i fastidiosi invasori animali. Immagini che naturalmente sono diventate virali, con tanto di statistiche del possesso palla, distanza dal pallone in caso di calcio di punizione e ironici elogi per la capacità di mantenere la posizione meglio dei calciatori dell'Inter.

...e il cammello del Kuwait

Ma, parlando di animali in campo, come dimenticare il cammello del Kuwait ai Mondiali del 1982? Lo sceicco aveva ben deciso di portarlo in Spagna, facendolo trasportare via nave, come mascotte della squadra, alla sua prima partecipazione alla coppa del mondo, e quindi il cammello pasturava allegramente a bordo campo durante le partite dei figli del deserto. L'importante è che questa estate la Russia non decida di replicare l'idea, anche perchè l'animale nazionale... è l'orso.