La vuelta. Il ritorno. Un colpo di scena. Tutto è accaduto in fretta, ma il fascino di rivedere Carlo Ancelotti sulla panchina del Real Madrid è intatto. Dopo il primo biennio, con quattro titoli e la storica quanto sospirata decima, il tecnico riprende il discorso interrotto nel 2015. L'obiettivo è entrare nella storia. Tornando a vincere, magari quella Liga che gli permetterebbe di essere il primo tecnico a vincere in tutti i top campionati.
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Ancelotti: “Tornare è una gioia. Voglio cantare al Bernabeu. Benzema può fare 50 gol. CR7? Gli voglio bene…”
Carlo Ancelotti a tutto campo nella sua prima conferenza stampa a Madrid dopo il ritorno alla casa blanca.
RITORNO - La squadra questa volta è da ristrutturare. Una mini rivoluzione. "Metterò tutta l'energia possibile sul mio ritorno. Ho le stesse sensazioni della prima volta, adesso ovviamente ho più esperienza e conosco maggiormente anche l'ambiente. Allenare il Real Madrid è una bella responsabilità. È il miglior club del mondo ed anche il più seguito. Sono qui per vincere tutto. È normale avere più responsabilità che in altri luoghi. Sono certo che il Real, qualunque sia, sarà competitivo in tutte le competizioni. Per analizzare il futuro, compreso quello di Sergio Ramos, c'è tempo. So che è in trattativa per il rinnovo, ma non conosco i dettagli della situazione. Non ho ancora parlato della rosa. Abbiamo tante opzioni. Voglio valutare tutto con calma. Credo che la rosa sia ottima, ben calibrata, ha giocatori di esperienza e un gruppo di giovani che hanno tantissima qualità. Entreremo però nei dettagli in seguito".
ZIDANE - Ancelotti succede a Zidane che ha vinto moltissimo. Mentre ultimamente il tecnico italiano non c'è riuscito. "Sto nel calcio da quasi 40 anni, e conosco benissimo le dinamiche fra giocatori, allenatori, giornalisti, pressioni e polemiche. Conosco molto bene questo ambiente, occorre rispettarlo e lavorare. Arrivo dopo una esperienza straordinaria. Credo che tutti debbano ringraziare Zidane, ha vinto tantissimo. Quello che ha fatto è stato incredibile. Non ho parlato con lui, negli ultimi tempi non ci siamo sentiti moltissimi, ma Zizou è un amico e sicuramente mi confronterò con lui. Ogni squadra lotta per un obiettivo. L'Everton non era un club che puntava al titolo, ma ha lottato sino all'ultimo giorno per l'Europa".
RINFORZI - Al Real si parla di nuovi arrivi, ma Ancelotti vuole testare la rosa. "Se non ricordo male con questa rosa, il Madrid ha centrato la semifinale di Champions ed è andato a un passo dal vincere la Liga. Quindi ci sono i presupposti per vincere. I giocatori di qualità danno maggiore garanzia di successo. Hazard è stato sempre infortunato, ma mi appare molto motivato ed è importantissimo che un giocatore lo sia. Ho un Benzema che potenzialmente può segnare 50 gol. Sono felice di ritrovarlo, è migliorato molto e credo che sia anche in gradi di prendersi maggiori responsabilità. Ho un ottimo rapporto con Cristiano, ma non mi piace parlare con un giocatore che ha un contratto con un altra squadra. Sono certamente affezionato a lui e sono contento di ciò che fa. Non basta però andare solo a caccia del gol con l'attaccante. È importante avere un sistema offensivo sostenibile. E che squadra abbia equilibrio, spirito di sacrificio, voglia di giocare insieme. Chiaramente la qualità individuale dei calciatori dà qualcosa in più, ma anche la capacità di trovare un amalgama. In ogni caso sino a poche ore fa ero a Liverpool, sono qui solo per la presentazione e per il contratto. Comunque anche Carlo Ancelotti non è lo stesso di sei anni fa. Ho più esperienza".
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