Ancelotti, la…licenza da allenatore è salva: Valverde supera quota 10 e Re Carlo può continuare in panchina!

Non che ci fossero dubbi, soprattutto dopo l'inattesa eliminazione del Flamengo in semifinale, ma il Real Madrid si porta a casa il Mondiale per Club battendo per 5-3 in finale i sauditi dell'Al-Hilal. È l'ennesimo trionfo per i Blancos, in particolare per Toni Kroos, che continua a dimostrarsi il...re del mondo per club con quella che è la sua sesta affermazione nel torneo. E chiaramente è festa anche per Re Carlo Ancelotti, che non ne vuole proprio sapere di smettere di vincere. Con il terzo mondiale per club il tecnico di Reggiolo sale a 24 titoli e ora può continuare a guardare in alto. Anche perchè, grazie al cielo, non dovrà mantenere una promessa fatta a inizio stagione.

La scommessa con Valverde

Quale? Quella di strappare la sua licenza di allenatore se Federico Valverde non avesse fatto almeno 10 gol. Come racconta Sportbible, Ancelotti si era particolarmente esposto sulle possibilità del suo calciatore di fare bene anche davanti la porta. Al punto da mettere...in gioco la sua carriera pur di motivare il sudamericano. "Ho fatto una scommessa, ma penso che segnerà più di 10 gol in questa stagione. Se ne fa altri quattro mi posso tenere la licenza da allenatore!"", aveva detto Re Carlo dopo il gol numero 6. Per poi aggiungere: "È un ragazzo che continua a sorprenderci, fa sempre benissimo sia giocando da esterno che a centrocampo".

Abbraccio e pollice in bocca

Tanta è la fiducia del tecnico nell'uruguaiano, che ci si è messo di impegno e ha centrato l'obiettivo stagionale con parecchio anticipo, visto che la rete segnata all'Al-Hilal, quella del momentaneo 2-0, è proprio la numero 10. E infatti Valverde è andato a festeggiare proprio con Ancelotti, abbracciandolo dopo il gol del raddoppio. Una promessa fatta prima della partita e un'esultanza accompagnata dal più classico dei festeggiamenti, quello con il pollice da bebè per annunciare che la sua compagna è incinta. Insomma, serata pressochè perfetta per l'uruguaiano. E a questo punto, se dovesse nascere maschio, l'idea di chiamarlo Carlo non è poi così peregrina...