Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione. Ecco, nessuna di queste qualità è mancata ai tifosi del Borussia Monchengladbach. I quali, consci che il finale di Bundesliga non avrebbe regalato loro nulla di eccezionale, con una metà classifica conquistata da parecchio, hanno deciso di fungere da spettatori interessati della lotta salvezza. Anzi, l'avrebbero direttamente potuta decidere, ma anche perdendo per 2-1 al Volksparkstadion di Amburgo, non hanno impedito ai padroni di casa di subire la prima storica retrocessione in Zweite Bundesliga. La vittoria casalinga del Wolfsburg ha infatti condannato gli anseatici. Fosse finita qui, oltre che l'aver assistito ad un evento storico, non ci sarebbe molto altro da sottolineare.
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Conto alla rovescia: il crudele striscione del Borussia Monchengladbach ad Amburgo
Nel giorno della storica retrocessione dell'Amburgo, i tifosi del Borussia Monchengladbach mettono il dito nella piaga, colpendo gli anseatici nell'orgoglio.
STRISCIONE - Ma sugli spalti qualcuno ha reso la giornata ancora più memorabile. Esistesse un premio per lo striscione dell'anno, la curva del Borussia Monchengladbach vincerebbe a mani basse. Unendo fantasia, intuizione e una certa velocità d'esecuzione, i bianconeroverdi hanno inferto l'ultima ferita morale (oltre a quella sportiva già in corso) al già moribondo Amburgo. Colpendolo nel vivo, in quello che fino alla stagione 2017/18 era il simbolo dell'immortalità sportiva del Dinosauro (come chiamano il club più vecchio di Germania). L'orologio, proprio quello che al termine della partita ha smesso di contare gli anni, i giorni, le ore, i minuti e persino i secondi passati in Bundesliga dall'Amburgo. Durante l'intervallo, gli ospiti hanno infatti srotolato uno striscione blu molto simile al famoso contatore.
OROLOGIO - E la cifra segnava quarantacinque minuti. Esattamente il tempo che in quel momento mancava alla retrocessione dell'Amburgo. Un affronto, forse anche troppo pesante per un club storico, ma si sa, il tifo è tifo e lo sfottò ci sta. Il bello è che l'orologio del Borussia...ha funzionato alla perfezione. Sia perchè alla fine gli anseatici sono effettivamente finiti nella serie cadetta, ma soprattutto perchè lo striscione veniva continuamente aggiornato, segnando un inesorabile conto alla rovescia. Da quarantacinque a trenta e poi a scendere, fino al momento in cui l'arbitro ha fischiato la fine. E in quell'istante hanno smesso di contare ben due orologi. Quello vero, che nel caos che ha investito il Volksparkstadion è rimasto congelato a 54 anni, 260 giorni, 22 ore, 28 minuti e 21 secondi. Ma anche quello degli ospiti, che hanno mostrato la loro bella fila di zeri e poi se ne sono tornati a casa soddisfatti e divertiti. Sarebbe bello poter dire che anche i tifosi dell'Amburgo l'hanno presa a ridere. Ma, purtroppo, non è esattamente andata così.
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