Amauri parla del presente e del passato della "sua" Juventus. Il centravanti brasiliano, intervenuto ai microfoni di RMC Sport Network, rilascia dichiarazioni pepate.
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Amauri: “Icardi alla Juventus? Meglio Cavani. E sulla vecchia società…”
Amauri parla del presente e del passato della "sua" Juventus. Il centravanti brasiliano, intervenuto ai microfoni di RMC Sport Network, rilascia dichiarazioni pepate.
ICARDI- Il centravanti esclude la possibilità di vedere Icardi in bianconero. "Icardi alla Juve é una ipotesi che tendo a escludere. Trovo molto più plausibile come soluzione Cavani. Alla Juventus lì davanti piace cambiare. Ma per caratteristiche tecniche e qualità credo che Cavani possa essere l'ideale. Lo conosco bene ed è possibile che faccia anche meglio a Torino che a Parigi".
JUVENTUS - La situazione attuale dei bianconeri non è esattamente paragonabile a quella che Amauri trova nel 2008, quando arriva alla Juventus... "Quando sono stato io a Torino le cose funzionavano poco. Non esisteva dirigenza, presidenza, né organizzazione. Non vi era la società attuale e adesso è tutto più facile. Diego ha fallito come me, ma era impossibile fare bene. Basta chiedere a chi c'era, come Marchisio".
NAPOLI - Amauri ha parlato anche di un'altra sua vecchia squadra, il Napoli. "Ancelotti? Un motivo ci sarà, se ha accettato evidentemente succederà qualcosa di grande. Sarri ha fatto divertire e sognare i tifosi ma Ancelotti ha un curriculum che parla da solo. Con la presenza di Ancelotti, il Napoli é già più forte. Lo scorso anno gli azzurri hanno pagato una rosa e una mentalità non all'altezza della Juventus".
RICORDI - Spazio anche per altri ricordi della sua esperienza tricolore. "Parma in serie A? Sono strafelice. Un'impresa fantastica. Pensavo che il Parma e il Palermo potessero farcela. Una ce l'ha già fatta, l'altra ce la farà ai playoff".
ITALIA - E cosa ne pensa Amauri dell'Italia, vista da chi l'azzurro l'ha scelto? "Io non mi pento di aver scelto la nazionale italiana. Il Brasile non mi ha voluto. E poi l'Italia mi ha reso il calciatore che sono. Quando ho avuto il doppio passaporto non ci ho pensato molto. Balotelli? Se penso a un sottovalutato...viene in mente proprio lui..."
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