Le assenze per squalifica o per Covid dei tecnici mettono sotto i riflettori i vice allenatori. Le ombre di chi guida la squadra, quelli che spesso rimangono nell'ombra. Ma che a volte, quando vengono chiamati sul palco principale, si dimostrano in grado di prendersi la scena. Basterebbe pensare a uno degli ultimi casi vincenti. Quando il rapporto tra il Bayern e Niko Kovac si è concluso a novembre 2019, in Baviera è partito il toto-allenatore. Ma la società tedesca ha preso tempo e ha promosso Hans-Dieter Flick, secondo di Kovac. Mai scelta fu più azzeccata. La squadra tedesca si porta a casa tutto il vincibile. Un risultato straordinario per chi è arrivato senza far rumore, accettando di passare da un ruolo di supporto a quello di protagonista assoluto. E non è la prima volta che accade.
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