Allegri, vincere non basta: il tecnico livornese, fra i pluridecorati della storia della Juventus, (tre scudetti, altrettante Coppe Italia, una Supercoppa Italiana) non rientra, neanche di striscio, fra la categoria dei più amati. Le due finali di Champions perse incidono enormemente sul giudizio dei tifosi.
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Viaggio fra i tifosi della Juventus: in pochi sono (con) Allegri….
Viaggio virtuale nell'universo bianconero: Allegri è in una posizione scomoda. Non gli basta vincere più in Italia: per entrare nel cuore dei tifosi gli serve una Champions. Il peso della Coppa spacca in due la tifoseria: ecco i rapporti di forza
Il peso della Coppa divide i sostenitori bianconeri in due correnti di pensiero.
Chi è dalla parte del mister ne apprezza i risultati:un uomo capace di vincere tre scudetti consecutivi e centrare due finali di Champions in tre anni nonostante le cessioni eccellenti (ma necessarie), non si può condannare.Dall'altra parte, i negazionisti: chiedono, hic et nunc, la testa di Allegri e Marotta, capaci di vincere solo in Italia e mai all'estero. Privandosi ogni anno, di un top player (Vidal, Pogba, Bonucci)
La piazza rimprovera un rapporto difficile con i giocatori di personalità

E Le vittorie? Merito dei giocatori e del lavoro di Conte...
Si dice che nel calcio, se arrivano i risultati, il resto importa poco. E che il tecnico, in primis, vada rispettato. Se poi è anche amato, tanto meglio.Il problema è che Allegri non è identificato come vincente, a dispetto dei suoi trofei in bianconero.Anzi. I suoi più fieri oppositori sostengono che gli scudetti siano figli di un campionato poco competitivo e di un divario abissale con le concorrenti. Complice l'assenza delle milanesi, la Juventus ha maramaldeggiato su Roma e Napoli, competitor non attrezzate, sopratutto a livello mentale, per resistere ad alti livelli. E poi, il modulo di gioco: gira e rigira, Allegri torna spesso al 3-5-2 oppure utilizza un 4-2-3-1 impostato comunque sull'idea di non prendere gol.Un atteggiamento poco gradito, specialmente dopo Cardiff. La finale ha dimostrato che un attacco atomico ha comunque la meglio su un bunker.
Allegri ha la maggioranza perchè l'opposizione è troppo eterogenea

Su cosa si regge la fiducia ad Allegri?
Resta da capire su cosa, oltre ai risultati, si regga la fiducia ad Allegri. Risposta facile: proprio nient'altro. Contano solo quelli. E sono abbastanza. Al tifoso bianconero interessano le vittorie: la speranza, in questa ottica, è che la nuova campagna di rafforzamento, finalizzata all'acquisto di uomini d'attacco, sia la pietra miliare di un cambio di mentalità. Le partite si vincono attaccando, non difendendosi. Cardiff insegna. Già, quella notte è ancora lunga. La sensazione è che se la Juventus avesse messo le mani su quella Coppa, Allegri sarebbe stato incensato. In fondo, solo due tecnici (Lippi e Trapattoni) sono riusciti dove in tanti hanno fallito.E, non a caso, sono intoccabili nei cuori bianconeri. Anche rispetto a chi ha vinto di più.
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