Juventus sull’ottovolante. Otto, quante le vittorie (solo quelle) ottenute in campionato in questo 2018 che la proiettano, per la prima volta, in cima alla classifica e con una partita da recuperare. Dopo la rincorsa adesso c’è da lanciarsi a tutta velocità verso il finale, in un saliscendi a tutta velocità. Da gestire risorse fisiche, tattiche e tecniche. Nonchè...gli umori di due caratterini niente male...
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Allegri sull’ottovolante: su e giù senza respiro
Allegri è salito sull'ottovolante. Otto vittorie consecutive in campionato e ora si va su e giù senza respiro, gestendo risorse tecniche, fisiche e soluzioni tattiche.
Dybala e Higuain: due campioni da gestire
Allegri è maestro nel portare la rosa a rendere al massimo della forma nei mesi di marzo e aprile, quando la stagione entra nel vivo e i punti diventano pesantissimi. Un approccio quasi scientifico, quello del tecnico toscano, che ha vissuto un inverno al 60-70% contando sulla superiorità tecnica della sua squadra. Adesso, invece, che arrivano gli scontri diretti in Italia e, soprattutto, in Europa, serve dare il massimo. E in questo senso si deve lavorare sulla testa di Higuain e Dybala, due calciatori straordinari e straripanti quando sono sorretti dalla condizione e dal morale. Un po’ meno se non sono al 100% della forma e totalmente presenti a sé stessi.
Una gestione più dura
E il caso del rigore contro l’Udinese ne racchiude l’essenza. Dybala è il rigorista designato: se c’è da andare sul dischetto tocca a lui. Però la Joya è ben consapevole di quanto l’amico Higuain tenga a farsi perdonare l’errore contro il Tottenham e cosa fa? Gli cede il tiro dal dischetto. Il centravanti, che non è mai stato esattamente una garanzia dagli undici metri, sbaglia. Ira funesta di Allegri per non aver chiuso una partita che si poteva gestire diversamente, risparmiando ancora più forze ed energie. Si parla d’inezie, sia chiaro, ma nella mente del tecnico sono proprio i piccoli particolari a rendere speciale e vincente un gruppo. Non a caso Allegri si schiera: da adesso in poi i rigori li tira Dybala e non si accettano favori, né compromessi. Un piccolo gesto ma indicativo per far capire quanto il tecnico toscano “senta” la possibilità di vincere e non vuole lasciare nulla al caso.
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