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Allegri, la nuova BBC funziona però…

Allegri vara la nuova BBC con Benatia al posto di Bonucci proprio nel giorno del ritorno di Leo allo stadium. Al netto delle coincidenze, la scelta sacrifica Rugani.

Redazione Il Posticipo

Allegri mette in campo la “nuova” BBC proprio davanti a Bonucci che ne è stato il pilastro per anni. Una scelta premiante. E una conferma. La Juventus sposta gli equilibri con dei rischi calcolati. La squadra vista contro il Milan ha forse messo in ghiaccio il suo settimo scudetto consecutivo giocando un calcio speculativo. Lascia pallone e iniziativa agli avversari, impedendo comunque di essere sopraffatta. In due parole: all’italiana. E non è il caso di essere schizzinosi, considerando che questa scuola ha in dote quattro mondiali. La Juventus non gioca un calcio spettacolare, ma di grande interpretazione. Non concede spazio, poi riparte e accompagna con grande spettacolarità la manovra in velocità nel territorio avversario. Non a caso la Juventus ha incassato ed è uscita alla distanza. Tutto molto bene. Però senza Rugani. Assente. Che cosa succede?

Rugani, tre indizi fanno una prova

La soluzione più sensata, anche per una logica di turnover, era inserire Rugani e non rischiare Barzagli e Bonucci che con ogni probabilità costituiranno la coppia titolare deputata a fermare Cristiano Ronaldo. Che cosa è successo? Semplice. Ancora una volta, nelle sfide che contano, Allegri ne fa a meno. Rugani non scende mai in campo quando i punti “pesano”. Non è successo contro l’Inter. Non è accaduto con la Roma. E neanche con il Napoli. Non serve molto altro per capire che Allegri non si fidi totalmente del difensore. O non al punto da consegnarli le chiavi della difesa. Una scelta evidentemente dettata dalla personalità del ragazzo.

Apprendistato finito: c’è dell’altro…

Anche perché il periodo di “apprendistato” è finito da qualche tempo. Rugani è ormai da tre anni sotto la guida di Allegri. A tutti gli altri giovani e ai novizi è bastato molto meno per ritagliarsi uno spazio da titolari. Rugani non è considerato all’altezza di Benatia e Chiellini, ma, a parità di condizione è anche dietro a Barzagli. Quarta scelta, in attesa dell’arrivo di Caldara che potrebbe occuparne il posto in tutto e per tutto. Ecco perché, a questo punto, è lecito immaginare chi il ragazzo possa guardarsi altrove. E che la Juve lo possa utilizzare come pedina di scambio per affari con i top club europei.