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Allegri e la solita tarantella…

Allegri e la...solita tarantella. La fine dell'era Wenger lo accosta all'Arsenal. L'eventuale addio comunque, non si lega a quanto accade altrove...

Redazione Il Posticipo

Allegri e la solita…tarantella. Alla vigilia della gara con il Napoli si intensificano le voci sull’eventuale addio del tecnico toscano a fine stagione. Un’ipotesi rafforzata da quanto accaduto a Londra, dove Wenger ha lasciato la panchina dell’Arsenal. O forse è stato gentilmente accompagnato alla porta dalla dirigenza dei Gunners. Forse per fare spazio ad Allegri? O magari a Sarri?

FUTURO – Il presente certamente si chiama Juventus. Allegri è piuttosto impegnato. Deve conquistare il suo quarto “double” consecutivo. Non sarà il triplete, d’accordo, ma non è neanche facile confermarsi ai vertici per quattro anni consecutivi. E la sensazione è che il futuro non dipenda tanto dalle offerte provenienti dall’estero, quanto dal progetto di via Corso Galileo Ferraris. In sintesi: non decide Allegri, ma la Juventus. E in questo senso la società starebbe valutando se sia il caso di continuare con un grandissimo gestore di uomini, ma non eccelso allenatore di campo.

RIFONDAZIONE – A prescindere dalla permanenza di Allegri, la Juventus va svecchiata. Ed è proprio questo processo a rendere incerta la permanenza del tecnico toscano. Uno che fatica a lavorare con i giovani, ma che non vorrebbe comunque lasciare la Juventus. In primis, perché non è mai facile separarsi dalla casa bianconera. E poi perché, fosse l’Arsenal, il PSG o il Chelsea, si dovrebbe comunque ricominciare da zero. Alla Juventus, invece, Allegri ha sempre gestito. Prima gli uomini ereditati da Conte e trascinati in finale. Poi, senza mai battere ciglio, tutte “le Juventus” che gli sono state consegnate.

ALLENARE - Al netto delle compravendite e di chi gli contesta di aver vinto senza aver avuto mai reale concorrenza (intesa come le milanesi), Allegri ha sempre portato...all’altare tricolore una Signora che spesso e volentieri si è rifatta il look cedendo di anno in anno un big. Pogba, Vidal, Morata, Tevez, Bonucci. Sostituiti, però, con fior di campioni. Resta da capire se lavorando sul campo con una “linea verde” Allegri non perda la rotta. Gestire è una cosa. Allenare, un’altra. Dunque? Resterà? Ricomincia la tarantella…con una certezza: la musica la dirige la Juventus.