Allarme "Roja". La nazionale di Luis Enrique non ha alternative alla vittoria con la Slovacchia. Qualsiasi altro risultato lascerebbe gli spagnoli fuori dalla fase a eliminazione diretta. Un risultato che sarebbe difficile, quasi impossibile da accettare. Anche se il destino del CT non dipende esclusivamente dal passaggio del turno. La sua esperienza, come riportato da AS, rischia di chiudersi comunque.

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Allarme “Roja” ma Luis Enrique è in bilico a prescindere dal risultato
Il destino del CT non dipende esclusivamente dal passaggio del turno.
SUL FILO - La Federazione è preoccupata: al netto dei risultati, comunque sinora non soddisfacenti, avverte un profondo distacco popolare verso la nazionale. Complici, evidentemente, anche le scelte di un commissario tecnico che è apparso un po' in difficoltà nelle scelte. E la sensazione è che il progetto portato avanti dall'ex tecnico di Roma e Barcellona sia sul punto di crollare. La "vox populi", amplificata anche dalle vibranti proteste che corrono sul web, oramai nuova "agorà", è arrivata forte e chiara. I tifosi non apprezzano né il modo di fare del tecnico né le sue scelte. In primis, aver rinunciato ai giocatori del Real. Quindi ad aver schierato fuori ruolo Llorente e Moreno.
DIPLOMAZIA - Anche dal punto di vista della diplomazia, l'atteggiamento di Luis Enrique non è piaciuto. Nel momento in cui Bilbao non ha potuto ospitare la competizione, la scelta è caduta su Siviglia. E la critica al manto erboso dello stadio "La Cartuja" non è piaciuta in Federazione e all'opinione pubblica, oltre ad essere stata presa come un affronto in città. Anche i rapporti con Rubiales sono piuttosto freddi. Oltre i Pirenei sostengono che la rabbia del presidente federale sia paragonabile solo a quella che ha portato all'esonero di Lopetegui che aveva firmato per il Real Madrid prima della Coppa del Mondo in Russia.
SPOGLIATOIO - Infine l'atmosfera che si respira nello spogliatoio. Luis Enrique appare sfiduciato. Nel senso politico del termine. Luis Enrique ha difeso e difende con le unghie e con i denti le proprie scelte, ma anche fra i giocatori c'è una tensione che sembra sul punto di esplodere. Basti pensare che Azpilicueta, campione d'Europa e capitano del Chelsea, non ha giocato un solo minuto. A peggiorare le cose, le tappe forzate per nazionalizzare Laporte, mentre Albiol, campione con il Villarreal è rimasto a Valencia. Come Ramos a Madrid, Luis Alberto a Roma. Scelte che Luis Enrique dovrà spiegare.
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