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Alfie Haaland: “Erling vuole testarsi in tutti i campionati, anche in Spagna, Italia e Francia”

Alfie Haaland: “Erling vuole testarsi in tutti i campionati, anche in Spagna, Italia e Francia” - immagine 1
Il padre dell'attaccante del City ha spiegato i motivi che hanno spinto il ragazzo al City ma non esclude nuovi scenari.

Redazione Il Posticipo

Haaland sogna la serie A. Parola di suo padre. Il quotidiano britannico The Times ha raccolto alcune dichiarazioni di Alfie Haaland, padre dell'attaccante norvegese del Manchester City, che ha realizzato il documentario "Haaland, la grande decisione" in cui viene spiegato l'intero iter della firma che ha potato il calciatore dal Borussia Dortmund al City. Un mese fa sono stati svelati maggiori dettagli del documentario, in cui sono state svelate le ragioni della sua firma per il club britannico e il suo "no" al Real Madrid.

OPZIONI

Alfie Haaland ha spiegato i motivi che lo hanno portato alla scelta. "Fra la lista dei pretendenti penso che il Manchester City sia la squadra migliore. Il Bayern Monaco è al secondo posto. Il Real Madrid al terzo e il Paris Saint-Germain al numero quattro. Abbiamo anche avuto altre offerto oltre al City che sarebbero andate ugualmente bene, come Liverpool e Chelsea. E poi il Barcellona. Si parla di top club ma Erling (come confermato fra l'altro anche dal diretto interessato) ha scelto il miglior progetto sportivo. Penso che comunque  voglia dimostrare le sue capacità in tutti i campionati e che possa trascorrere tre o quattro anni al massimo nella stessa nazione. Non escludo che dopo Germania e Inghilterra possa anche giocare in  Spagna, Italia, Francia".

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TOP PLAYER

Decisivo, ovviamente, anche lo stipendio, Haaland riceve trattamenti da nababbo. "I soldi sono importanti per tutti, anche se non dovrebbe essere questa la motivazione principale di un calciatore,  ma è chiaro che se mi offrono 5.000 per fare un lavoro e poi 10.000 per fare lo stesso tipo di lavoro, scelgo la seconda opzione". E Erling conferma. "Quando ero bambino, come tutti, sognavo di diventare il miglior calciatore del mondo. Ora sto lavorando per esserlo. Quanto agli ingaggi rappresentano senza ombra di dubbio un fattore anche perché è il mio lavoro e mi guadagno da vivere giocando a calcio".