Il calcio è cambiato in campo e fuori. Le nuove tecnologie hanno trasformato il mondo del pallone portando preziose novità, ma anche scomode conseguenze. Alan Pardew è nato nel 1961, è stato calciatore negli Anni '80 e 90' e poi ha proseguito come manager con un passato anche in Premier.

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Alan Pardew lancia l’allarme: “Gli spogliatoi della Premier sono tossici, colpa di WhatsApp”
Connessi in campo e iperconnessi fuori: le nuove tecnologie hanno trasformato il mondo del lavoro e anche quello del pallone. Secondo il manager inglese, gli ambienti sono nettamente peggiorati e uscirne al momento sembra impossibile...
GRUPPI WHATSAPP - Secondo l'ex manager di West Bromwich Albion, Crystal Palace e Newcastle, i gruppi di WhatsApp hanno reso gli spogliatoi della Premier un ambiente tossico. Pardew ha vissuto la sua ultima avventura professionale al WBA 2017-18. Licenziato dopo appena 4 mesi in carica in cui ne sono successe di tutti i colori. Nel febbraio 2018 un gruppo di giocatori ha rubato un taxi durante in viaggio di squadra a Barcellona e la notizia ha fatto il giro dei social. In particolare su WhatsApp, applicazione finita nel mirino di Pardew, che oggi cerca un lavoro.
L'ATTACCO - L'ex allenatore, così come riportato dal Daily Mail, ritiene che i membri dei gruppi WhatsApp siano per la maggior parte calciatori di una squadra: allenatori e staff sono spesso esclusi. E ciò, secondo Pardew, dà la possibilità di infiltrarsi nello spogliatoio a pensieri negativi e atteggiamenti sbagliati: "Quando i giocatori lasciano il campo di allenamento non escono davvero dal campo. Vanno su WhatsApp e intossicano l'atmosfera diffondendo pensieri negativi in tutto il gruppo. Quando arrivi al campo di allenamento spesso c'è una strana atmosfera. Ed è una cosa che non puoi controllare. I veterani e i giocatori tossici hanno il pieno controllo sullo spogliatoio". Pardew ha rivelato che la maggior parte degli allenatori non può nemmeno mettere da parte i giocatori a proprio piacimento come faceva Sir Alex Ferguson: "Alcuni di noi non se lo possono permettere, bisogna essere flessibili". Insomma, allenare è diventato piuttosto difficile.
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