Alaba, prime parole da giocatore del Real Madrid. L'austriaco ha scelto una sfida professionale difficile, resa ancora più impegnativa dalla scelta del numero di maglia. Quella "4" che alla Casa Blanca ha un peso talmente grande da non spingere nessun calciatore del Real a indossarla dopo El Capitan, è finita sulle spalle dell'ultimo arrivato. Un chiaro taglio con il passato. Alaba ha precisato, come riportato da AS, cosa lo abbia spinto a scegliere Madrid.

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Alaba prende la “4” di Ramos: “Non sono qui per sostituire nessuno, ma per vincere”
'austriaco ha scelto una sfida professionale difficile, resa ancora più impegnativa dalla scelta del numero di maglia.
FIRMA - Alaba non ha mai tentennato. Voleva il Real Madrid. "Non ho mai avuto pretese particolari quando ho chiuso il mio contratto con il Bayern. E nel momento in cui è arrivata la chiamata del Real Madrid, non ci ho pensato due volte. Arrivare qui è un traguardo importante. Sono molto grato di questa opportunità e orgoglioso di essere stato scelto. Per me è un grandissimo onore poter indossare la maglia del Real Madrid e spero di poter vincere tantissimi trofei con il Real".
RAMOS - A proposito di maglia. Non ne ha scelta una a caso. La "4" di Sergio Ramos, una eredità che potrebbe essere pesantissima da sopportare. "Ne ho parlato con il club. C'era la possibilità di poter giocare con questo numero e l'ho colta anche perché non è che ve ne fossero altri. So cosa significhi per il club ed è un piacere ed un onore indossare questa maglia. Mi motiva a dare il massimo anche se non sono qui per sostituire nessuno. Ramos è stato qui un decennio e ha vinto tantissimo, diventando il leader della squadra. Fra l'altro non mi sembrava neanche giusto andare a chiedere ad altri giocatori di cedermi il loro numero. Adesso non mi resta che rappresentarlo con onore".
VERSATILE - Al netto dell'ammirazione, ad Alaba sarebbe piaciuto giocare con Ramos: "Lo ritengo un leader. Sono anche dispiaciuto della partenza di Zidane, ma sono strafelice che il suo posto sia stato preso da Ancelotti. Conosco Carlo molto bene, l'ho avuto al Bayern Monaco e i nostri rapporti sono eccellenti. La posizione in campo non è un problema, posso ricoprire vari ruoli in diverse zone ma non ho imposto alcun tipo di pretesa. Ogni decisione spetta all'allenatore".
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