La Corsica non è Francia. Molti sull'isola vi risponderanno così. Il sentimento indipendentista è vivo e vegeto dai tempi di Napoleone, che da Ajaccio è partito per provare a conquistare il mondo. Ma, da un punto di vista amministrativo, la Corsica è Francia eccome. E l'Ajaccio, di conseguenza, gioca il campionato francese, per l'esattezza in Ligue 2. L'annata dei corsi è stata positiva e ora la squadra punta alla promozione nella massima serie. Di mezzo c'è però il Le Havre, quarta in Ligue 2, una posizione sotto i biancorossi. E così il primo degli spareggi per tentare la scalata si è giocato in Corsica. E, come facilmente preventivabile, non è stata di certo una gara tranquilla.
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Ajaccio-Le Havre: più…guerra d’indipendenza che spareggio
I playoff di Ligue 2 regalano la partita più folle degli ultimi tempi. Tra assalti al pullman, rinvii, espulsioni e rigori discutibili, l'Ajaccio punta al massimo campionato di una Francia che la Corsica non ama.
RINVIO - Basterebbe pensare che si doveva giocare venerdì 18 maggio, ma che la partita è stata rinviata. Il motivo? I tifosi della squadra di casa si sono lanciati all'assalto del pullman del Le Havre con sassi e petardi e con parole poco fraintendibili: "Francesi di m***a". Così, tanto per sottolineare la differenza tra isola e continente. Poi alla fine si è giocato due giorni dopo, ma tutto il nervosismo accumulato si è riversato, come abbastanza prevedibile, sul campo. Una partita sentita, tirata e per niente serena. Il risultato, 7-5 ai calci di rigore per i padroni di casa, dice qualcosa ma non racconta tutto. E non spiega il secondo tempo supplementare, che definire incandescente è poco.
ESPULSIONI E...RIGORI - Il caos nasce quando Coutadeur, giocatore dell'Ajaccio, insulta e spintona l'arbitro in area. Espulsione e...calcio di rigore per il Le Havre. L'irregolarità, del resto, è avvenuta in area... Tra le proteste dei padroni di casa si può calciare, in uno Stade Francois Coty che fischia all'unisono. I normanni vanno in vantaggio, ma la superiorità numerica dura poco. Si scatena un parapiglia, dato che l'autore del gol Mateta ha l'ottima idea di fare il gesto delle orecchie al pubblico di casa. Tra uno spintone e l'altro lui e il suo compagno Bain si fanno espellere, assieme a Sainati dell'Ajaccio. Sembra comunque finita, ma al minuto centoventicinque, durante un recupero infinito, i corsi pareggiano e ai rigori si prendono la sfida che vale la Ligue 1. Ora toccherà al Tolosa, terzultimo nella massima serie, fare un viaggetto in terra...straniera. Perchè la Corsica non è Francia, come dimostra il tweet post partita, firmato con un poco transalpino VITTORIA. Ma al campionato francese ci tiene eccome.
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