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Abidal, caso chiuso: trapianto di fegato perfettamente legale

Come riportato da AS, il trapianto di fegato di Eric Abidal è un caso chiuso. L'Organizzazione Nazionale Trapianti spagnola è giunta alla conclusione che il trattamento è stato perfettamente legale.

Redazione Il Posticipo

Eric Abidal ha un fegato sano e soprattutto legale. Il caso si chiude ufficialmente. Come riporta AS, il caso è chiuso. L'Organizzazione nazionale dei Trapianti è giunta alla conclusione che tutto il trattamento è perfettamente a norma di legge.

CUGINO – IL percorso che ha portato Eric Abidal a ricevere, circa sei anni fa, il fegato da donatore vivente "Si è realizzato in conformità alla legge". La ONT, in collaborazione con Hospital Clinic e la Organizacion Catalana de Trasplantes (OCATT) ha ricostruito la vicenda: l’ONT ha scoperto che l’ex calciatore e ora dirigente del Barcellona era in lista d’attesa per il trapianto da donatore deceduto. Poi, considerata la progressione della malattia, l’equipe medica che lo seguiva ha considerato la possibilità di un trapianto di fegato da donatore vivente. Il cugino. In questo senso, arrivano assicurazioni che le identità di donatore e ricevente e il grado di parentela siano state regolarmente acquisite e documentate dall’Ospedale, in modo che tutto seguisse il percorso legislativo. “Nella clinica ospedaliera c'è un certificato di nascita e un libro di famiglia sia del donatore che del ricevente, da cui si deduce che sono cugini di primo grado", ha aggiunto l'ONT.

ANALISI- Il cugino di Abidal, fra l’altro, è stato sottoposto ad una valutazione "medico-chirurgica e psicosociale" rigorosa. Si tratta di un ulteriore step necessario che riguarda le analisi dei motivi che spingono un donatore vivo a sottoporsi a un’operazione. In particolare sono state analizzate le ragioni per la donazione e la relazione con il ricevente. Il caso, secondo AS, è stato esaminato dal Comitato Etico Health Care del Centro che al termine del processo ha concluso che vi erano tutte le condizioni necessarie: una famiglia, il lavoro, l'ambiente economico e sociale favorevole alla donazione.

TRIBUNALE – Infine, prima dell'intervento, il cugino di Abidal è comparso davanti al giudice del Registro Civile di Barcellona, che ha documentato e dimostrato la relazione tra donatore e ricevente e certificato che il processo è stato condotto senza alcun condizionamento, che la donazione è figlia di una scelta libera e altruista. La clinica ospedaliera ha confermato che nella cancelleria del Tribunale di Barcellona in cui è apparso il donatore c'è una copia del suo documento di identità. Chiuso e ufficializzato il percorso che prevedeva l’accertamento dei tre “filtri” necessari per rendere legale il trapianto, l 'ONT si è posta a disposizione della Procura della Repubblica e della Guardia Civil per fornire qualsiasi informazione di cui possano aver bisogno in relazione a questo caso e ha insistito sulla propria "tolleranza zero" con il traffico di organi.