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5 ris…POST…e al campionato

Di Stefano Impallomeni. Il campionato lascia in eredità dubbi, interrogativi e curiosità. Ecco le risposte ai quesiti che ha regalato la ventiseiesima giornata di Serie A.

Stefano Impallomeni

Napoli-Juventus, gioco, partita, incontro? Ronaldo scuote la testa, Allegri al passo di addio?

Alla Juventus mancano 7 vittorie. 20 punti, forse di meno da conquistare, perché dipenderà da cosa nel frattempo farà il Napoli, se vincerà o meno. Come dice Allegri, due terzi del lavoro sono stati compiuti. Manca poco, insomma, al traguardo. Al San Paolo, giochi chiusi già nel primo tempo con un doppio vantaggio rassicurante. Vittoria e 16 punti di vantaggio a 12 giornate dalla fine del campionato sono più di una garanzia. Napoli sfortunato. L'espulsione di Meret disintegra spettacolo e pathos, un po' rivitalizzato dal secondo tempo, in cui si registrano l'espulsione di Pjanic e il rigore fallito da Insigne. La Juventus in Italia è un rullo, in Europa una buona squadra in cerca di gloria.

E al San Paolo qualcuno scuote la testa. Il disagio di Cristiano Ronaldo è palese. Il suo volto non è l'immagine della felicità, costretto a subire una tattica eccessivamente conservativa. Il portoghese mostra un' insofferenza insolita nel secondo tempo quando incita la squadra a salire di più oltre la metà campo. È una prima volta da considerare, una cosa da gestire e da risolvere nell'immediato presente. ma anche per la Juventus che verrà. E ora solo Champions. Tra pochi giorni sapremo cosa ci dirà il campo con la risposta di Simeone e del suo Atletico Madrid. E quella di CR7, che non è al massimo dell'allegria.

Poi, oltre il futuro della Juventus in Champions, da valutare anche quello di Allegri. Paratici ha dichiarato che ci sarà un colloquio con Agnelli per decidere cosa fare. Se continuare insieme o separarsi. L'impressione è che Allegri abbia fatto più del massimo in questi anni torinesi e che possa intraprendere avventure europee. Sensazioni per ora, ma chissà forse qualcosa in più. Vedremo, ma comunque Allegri ha fatto un grande lavoro, entrando nella leggenda bianconera. E, da ultimo, ha fatto bene a chiudere i social. L'insulto sotto falso nome è indecente e vigliacco. Critiche sì, insulti beceri, senza identità, proprio no.

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