Cosa ha raccontato il derby della Madonnina? Come ne escono Inter e Milan?
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5 ris…POST…e al campionato
Di Stefano Impallomeni. Il campionato lascia in eredità dubbi, interrogativi e curiosità. Ecco le risposte ai quesiti che ha regalato la ventottesima giornata di Serie A.

Stavolta vince Spalletti, il gruppo, un'Inter che riscatta la brutta figura in Europa League nel migliore modo possibile. Derby bellissimo e intenso in cui è successo molto, 5 reti, che potevano essere anche di più. Poteva esserci un pareggio, ma l'Inter ha meritato di vincere. Vecino alla Nainggolan, la mossa che spariglia e manda in crisi il Milan che, al di là dell'adrenalina per la partita più sentita, arretra in convinzioni e nella forma di alcuni suoi uomini migliori, vedi Suso. Gattuso, però, incassa la sconfitta peggiore della giornata dopo la sostituzione di Kessie, che arrabbiato non stringe la mano a Conti che prende il suo posto. Biglia in panchina lo riprende per la mancanza di rispetto e scoppia il finimondo davanti alle telecamere. I due poi davanti ai microfoni nel post a chiedere scusa e a chiudere lo spiacevole episodio per volere della società, che dimostra la sua grandezza. In definitiva è un derby che non emette sentenze, ma lascia sensazioni concrete. Sia l'Inter che il Milan hanno maggiori possibilità di centrare l'obiettivo Champions.
In quanto al caso Icardi, niente San Siro. Venerdì ci dovrebbe essere l'incontro della pace con il presidente Zhang. A questo punto a chi giova averlo ancora in squadra? La risposta del derby è stata perentoria, omogenea e profonda. L'Inter si ricompatta di nuovo e invia segnali inequivocabili. Lautaro Martinez regge bene, lo spogliatoio anche. Icardi resta il più forte di tutti, ma forse si può immaginare un finale positivo anche senza di lui. Rischioso, ma a questo punto della stagione forse la soluzione migliore per tutti è continuare così. Da separati in casa, fino a obiettivo raggiunto. L'Inter però deve giocare con Lazio, Roma, Juventus, Napoli e Atalanta. Non proprio un cammino facile per cantare vittoria.
Gattuso ha una squadra tosta e dinamica, che però denuncia qualche passaggio a vuoto. Piatek poco rifornito è una questione da considerare, prima del derby il Milan tre gol li aveva presi in tutto il 2019. C'è tempo per mettere a posto le cose, ma attenzione alla non abitudine di competere a questi livelli. Il Milan, a dispetto della sua gloriosa storia, negli ultimi anni non è mai stato così in alto per giocarsi la Champions League. Un paradosso e una realtà con cui convivere. È favorito rispetto alle altre, ma meglio non fidarsi.
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