Per Allegri l'eliminazione in Champions non sarebbe un fallimento. Ma che ripercussioni avrebbe salutare la Coppa agli ottavi l'anno in cui si acquista CR7?
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Di Stefano Impallomeni. Il campionato lascia in eredità dubbi, interrogativi e curiosità. Ecco le risposte ai quesiti che hanno regalato la ventisettesima giornata di Serie A e il weekend calcistico in generale...

Lo sfogo di Allegri sembra più che altro strategia di comunicazione. Accentrare l'attenzione su di sé per difendere il gruppo. Negare il fallimento in caso di eliminazione in Champions potrebbe essere stato un motivo in più per allontanare paure varie, con l'obiettivo di sollevare la squadra dalla difficile impresa da compiere, specialmente sotto il profilo psicologico, perché l'Atletico sembra una montagna da scalare.... Non sappiamo come ci arriverà la Juventus, che è sembrata in ritardo di condizione nel momento clou della stagione. Allegri nega il fallimento e rivendica un passato europeo importante, che però serve relativamente nell'immediato presente.
Vincere sempre tutto è qualcosa di eccezionale, ma sarebbe anche deludente uscire agli ottavi con l'uomo della Champions, Cristiano Ronaldo, che sembra non felicissimo di sacrificare gol e talento per troppe partite. CR7 dovrà dare delle risposte. Da lui, il più bravo e famoso, si attendono le migliori giocate, poi starà alla squadra giocare al massimo delle forze. L'intensità del gioco non è a livelli top, in difesa si contano le cicatrici di anni vincenti e faticosi. Il centrocampo dipenderà da Pjanic e lì davanti vedremo. Se la Juventus uscirà, non sarà un fallimento come dice Allegri, ma forse la sensazione è un’altra. Qualcosa cambierà, qualcuno andrà via e qualcuno arriverà. Alla Juventus, di solito, funziona così.
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