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5 ris…POST…e alla Nazionale

Attacco, l'ingresso di Kean nelle gerarchie di Mancini taglia fuori Balotelli e Belotti?
Balotelli, Belotti e altri ancora non sono assolutamente fuori dal giro. Mancini ha dimostrato di non dimenticare nessuno. È giusto non illudere e non trascurare nessuno. Chi c'è oggi non potrebbe esserci domani e viceversa. La nazionale è un porto aperto a tutti, ma non un porto di mare dove si rischia di fare confusione e alimentare presunte leadership. Il protagonismo sarà ammesso soltanto in campo. Il resto è cornice che non interessa a Mancini, né crediamo a qualcun altro. La scelta (coraggiosa) di chiamare e di fare giocare il millennial Kean (che ricorda il lancio di Balotelli all'Inter del ciclo manciniano) non è stata una trovata pubblicitaria, un effetto mediatico, ma una scelta ben precisa e voluta, una scelta tecnica, l’emblema di un modo di ragionare e di lavorare. Coraggio, disponibilità e fiducia, questo chiede Mancini. Una sorta di messaggio ai naviganti. Chi vuole capire, capisca. Quagliarella é il più anziano ad aver segnato in azzurro mentre Kean diventa il più giovane marcatore della storia per aver segnato due volte di seguito. In un colpo solo due record, per nulla casuali. A giugno gli esami di maturità. Per Balotelli, Belotti e tutti gli altri le iscrizioni sono aperte, nessuna porta da sbattere in faccia, anche se per riconquistarsi l'azzurro servirà molta continuità e applicazione.
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