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L’Almanacco del Posticipo – 22 giugno

Storie di sport e lo sport nella Storia

Redazione Il Posticipo

Nati il 22 giugno

1936 - Nasce a Barcellona, Spagna, Ferran Olivella, difensore centrale, colonna del Barcellona e della nazionale spagnola, con la quale vince da capitano il Campionato Europeo 1964. Prodotto delle giovanili del club catalano, veste solo ed esclusivamente la maglia blaugrana, se si esclude un breve periodo in prestito a neanche diciotto anni. Nelle sue 214 presenze nella Liga segna solo una rete, l'unica della sua carriera, dato che anche con la Spagna il suo score realizzativo è nullo. Diventa direttore dei Culès sotto la dirigenza Nuñez e in quel ruolo vince la Coppa dei Campioni 1991/92.

1947 - Nasce ad Aliquippa, Pennsylvania, "Pistol" Pete Maravich, uno dei migliori playmaker della storia dell'NBA ed eletto miglior giocatore di tutti i tempi a livello universitario. Soprannominato "Pistol" perchè faceva partire il tiro dal lato del corpo, proprio come se stesse per far fuoco con un revolver, Maravich era tiratoreimplacabile, oltre che un finepalleggiatore. Nella lega statunitense si afferma con gli AtlantaHawks e con i NewOrleansJazz, ma non vincerà mai l'anello, raggiungendo al massimo la finale di Conference nella sua ultima stagione con la maglia dei BostonCeltics. Si ritira a causa di una serie di infortuni al ginocchio. Muore di infarto a soli 40 anni, nel 1988.

Eventi sportivi del 22 giugno

1980 - Battendo per 2-1 il Belgio allo Stadio Olimpico di Roma, la Germania Ovest si aggiudica il suo secondo Campionato Europeo di Calcio. È una doppietta di HorstHrubesch (con la seconda rete realizzata a pochi minuti dalla fine) a consegnare la Coppa ai tedeschi, che hanno la meglio su un Belgiogiovane, ma determinato, che nel suo girone si era qualificato ai danni dell'Italia di Bearzot. Si tratta dell'unica vittoria internazionale alla guida della Mannschaft per Jupp Derwall, che guiderà la Germania Ovest anche al Mundial di Spagna 82, dove verrà sconfitta in finale dagli Azzurri.

1981 - Durante il suo match a Wimbledon contro Tom Gullikson, John McEnroe cementa il suo status di bad-boy del tennis mondiale litigando platealmente con l'arbitro, Edward James, per una chiamata a suo dire errata. Tra il mormorio del solitamente composto pubblico inglese, Johnny Mac pronuncia una frase destinata a rimanere nella storia dello sport e della cultura popolare. "You cannot be serious", non puoi essere serio, espressione che diventerà iconica al punto che lo stesso McEnroe intitolerà proprio così la sua autobiografia. Per la cronaca, Mac vince il match e qualche partita dopo, anche il torneo.

Aforisma del giorno

I tuoi avversari giganteggiano quando la tua debolezza alimenta i tuoi limiti, ti schiacciano quando la tua paura alimenta la loro forza (KarchKiraly)