La cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo è finalmente arrivata. Come per quanto riguarda gli Europei, il nome è rimasto invariato, come era previsto: Tokyo 2020. Quasi per non dargliela vinta al Covid. La cerimonia d'apertura è stata come al solito un tripudio di suoni, luci e colori. Eppure, proprio dove tutti erano abituati a vederli, i colori, non c'erano. I famosissimi, iconici 5 cerchi, solitamente azzurro, nero, rosso, giallo e verde, erano... color legno. Non è un caso. Lasciarli "grezzi" è stata una scelta molto particolare perché quel legno è molto particolare. Ha 57 anni di storia.


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Semi, numeri e legno: la bella storia degli anelli della cerimonia d’apertura di Tokyo 2020
Tutti, nella cerimonia d'apertura delle Olimpiadi hanno notato un particolare: gli anelli sono color legno grezzo. C'è un motivo e anche una bellissima storia dietro al legno utilizzato.
IL SIGNIFICATO - I colori dei cerchi olimpici, rappresentano le diverse culture che si incontrano tra loro. Stando a quanto riporta la testata Olé, gli organizzatori della kermesse hanno deciso di mandare un messaggio di uguaglianza. Quasi a intendere che, se nessuno specifica il colore, si è tutti uguali. Oltre al simbolo... anche la materia prima ha una storia da raccontare.

GIRO DI NUMERI - Non si tratta infatti di un legno qualunque. Per realizzare quei cerchi, infatti, durante le ultime olimpiadi di Tokyo, quelle del 1964, sono stati piantati degli alberi dagli atleti partecipanti che hanno portato nelle loro mani i semi. Ora, 57 anni dopo, quei semi sono cresciuti e hanno generato gli alberi che hanno fornito il legno per realizzare gli anelli dell'edizione olimpica 57 anni più tardi.
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