altri sport
Chi ama non dimentica. Per sempre Jules
Suzuka 5 ottobre 2014, Nizza 17 luglio 2015. Il giorno, il mese e l’anno che ci hanno tolto uno dei talenti più cristallini della Formula 1, Jules Bianchi.

tutti parlano su chi sia il colpevole o meno ma la cruda realtà è la morte di Bianchi. Un ragazzo dotato di grandissimo talento che con un miracolo conquistò anche i primi punti della Marussia in Formula 1, nel Gran Premio di Montecarlo, il più esclusivo per sceneggiatura e difficoltà. Quel nono posto rimarrà il miglior piazzamento in carriera per chi in breve tempo avrebbe fatto sicuramente il salto in Ferrari. Bianchi faceva parte della Drive Academy del cavallino rampante. Il salto non c’è mai stato così come non c’è più in griglia il suo numero 17 ritirato da Jean Todt per omaggiare il giovane francese.
Un sacrificio che non è stato vano
grazie a lui che la Formula 1 sta facendo passi da gigante per quanto riguarda la sicurezza. Incidenti paurosi non mancano di certo: basti pensare a Vinales. Poche settimane fa l’anteriore di Dovizioso gli passò a pochi centimetri dalla testa. Halo e i vari cupolini sono soltanto l’inizio per una Formula 1 in sicurezza che però non dimentica il passato, non dimentica i cavalli di razza, non dimentica Bianchi. Per sempre Jules.
© RIPRODUZIONE RISERVATA