Una frase celebre dei nostri tempi? "No al calcio moderno". Ma anche al basket, al tennis, a tutti quegli sport che prevedono l'utilizzo della tecnologia. Un qualcosa che a molti non piace, visto che si ritiene che tolga quel sapore antico e quasi leggendario allo sport stesso. Ma evidentemente bisogna fare i conti con l'evoluzione. Il football, nonostante parecchie remore, alla fine si è adattato e adesso sta diventando normale vedere l'arbitro che si avvicina allo schermo e rivede più volte un episodio dubbio. E forse proprio l'introduzione della VAR in quello che resta lo sport più amato del mondo, apre le porte anche a utilizzi in ambienti...inattesi.

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Incredibile, ma vero: introdotta la VAR…nelle giostre medievali!
L'introduzione della VAR in quello che resta lo sport più amato del mondo, apre le porte anche a utilizzi in ambienti...inattesi. Da questa estate, l'aiuto tecnologico agli arbitri entra anche nel mondo...delle giostre medievali.
GIOSTRE MEDIEVALI - Come il caso che racconta l'Irish Times: da questa estate, la VAR entra anche nel mondo...delle giostre medievali. Proprio quelle competizioni a cavallo, armati di lancia e bardati di tutto punto, che si vedono spesso e volentieri in film o serie tv di ambientazione storica. Il jousting è considerato tra gli sport equestri più antichi e nelle isole britanniche continua ad avere una certa tradizione ed un buon seguito. Nella stagione estiva, non è raro vedere riunioni di appassionati che assistono a scontri in cui due cavalieri (solitamente senza macchia e senza paura) tentano di disarcionarsi a vicenda. Insomma, quanto di più lontano dalla modernità si possa immaginare. Ma come tutti gli sport, anche le giostre medievali hanno un problema: l'arbitro.
VALUTAZIONE - O meglio, la valutazione da parte del giudice di gara. E quindi, proprio come in una partita di calcio qualsiasi, si è deciso di introdurre la VAR, per rivedere al rallentatore gli scontri dubbi e assegnare i punti nella maniera corretta. Lo spiega Emily Sewell, che gestisce gli eventi di English Heritage, in cui verrà sperimentato l'occhio elettronico. "Ci vogliono molta forza e precisione per mirare una lancia di tre metri verso un bersaglio in movimento e per colpire nella maniera migliore possibile. Per i cavalieri è una questione d'onore. Ma è anche un problema per il nostro Maresciallo, che deve individuare il punteggio esatto di ogni colpo a ogni incrocio. Il che è abbastanza complicato". Forse ora non lo sarà più. Le polemiche ci saranno lo stesso? Certo. E per il povero arbitro, mettersi a litigare con due tizi in armatura potrebbe non essere il massimo!
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