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I “graffi” di Hamilton, fra polemiche e diritti civili

Sette mondiali in quattordici stagioni di f1. Il pilota è nel mito dello sport a quattro ruote. Ma non vuole essere ricordato solo come sportivo.

Redazione Il Posticipo

(Photo by Bryn Lennon/Getty Images)
 NUERBURG, GERMANY - OCTOBER 11: Valtteri Bottas of Finland driving the (77) Mercedes AMG Petronas F1 Team Mercedes W11 leads Lewis Hamilton of Great Britain driving the (44) Mercedes AMG Petronas F1 Team Mercedes W11 and Max Verstappen of the Netherlands driving the (33) Aston Martin Red Bull Racing RB16 during the F1 Eifel Grand Prix at Nuerburgring on October 11, 2020 in Nuerburg, Germany. (Photo by Ina Fassbender - Pool/Getty Images)

Lewis Hamilton, uno dei migliori piloti di tutti i tempi, non vuole essere ricordato solo come sportivo. Quanto accaduto al termine delle prove del Gp d'Ungheria è l'ennesimo "graffio" del leone britannico, da sempre impegnato nella lotta dei diritti civili. E come ogni... belva feroce, se ferita nell'orgoglio diviene quasi impossibile da fermare. Questione di mentalità. E di "ruggiti" Hamilton ne ha da vendere...

 MONZA, ITALY - SEPTEMBER 08: Charles Leclerc of Monaco driving the (16) Scuderia Ferrari SF90 leads Lewis Hamilton of Great Britain driving the (44) Mercedes AMG Petronas F1 Team Mercedes W10 on track during the F1 Grand Prix of Italy at Autodromo di Monza on September 08, 2019 in Monza, Italy. (Photo by Dan Istitene/Getty Images)

"Se non hai il coraggio di frenare più tardi, è un tuo problema"

Intanto può (ri)scrivere la storia assoluta della F1. Sette titoli, come Schumacher e la possibilità di diventare irraggiungibile. Un percorso straordinario, figlio di una straordinaria fame di vittorie, emersa sin dalla giovanissima età quando al termine di un controverso Gp del Belgio del 2008 arriva il primo graffio. A soli 23 anni  si rivolge a Raikkonen con il piglio di chi sa il fatto suo e non si fa intimidire di avere davanti a sé il Campione del Mondo finlandese.