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Ecco come Hamilton ha cercato di beffare l’ex amico Rosberg

Dài e dài, caparbio di pancia e di testa, il biondino di bandiera allemana ha strappato l’iride della Formula 1 all’ex amico di infanzia, l’inglesino diventato squalo insaziabile. Traduco: Nico Rosberg ha vinto il Mondiale 2016...

Paolo Graldi

Dài e dài, caparbio di pancia e di testa, il biondino di bandiera allemana ha strappato l’iride della Formula 1 all’ex amico di infanzia, l’inglesino diventato squalo insaziabile. Traduco: Nico Rosberg ha vinto il Mondiale 2016 all’ultimo respiro, a fine pista, senza più millesimi da mangiare e centimetri da far inghiottire alla sua magnifica freccia. Lewis Hamilton si è portato a casa la 52esima vittoria in carriera dopo un tripudio di pole position e di record, lui lo spaccone con le catene d’oro appese al collo che già ne fanno un fenomeno con un posto d’onore assicurato nell’Olimpo della velocità.

Hamilton le prova tutte, ma niente da fare

 Nico Rosberg su Mercedes.[/caption]  Rosberg, trentaquattro anni dopo il padre Keke (un titolo con una sola vittoria di Gp), corona il suo sogno di bravo ragazzo nutrito a modestia e determinazione per sopperire a quel briciolo di talento che forse ancora gli manca e a quella manciata di coraggio cattivo ma leale che non ha ancora trovato. Un titolo meritato, conquistato colpo su colpo che consegna alla casa di Stoccarda un medagliere unico e irripetibile. In cuor suo  e altri Gp sono in forse perché costano troppo, i biglietti paganti non bastano, gli sponsor stringono i cordoni della borsa e il pubblico si annoia. Dovranno inventarsi qualcosa di davvero originale gli Eccleston del futuro prossimo venturo se vorranno sopravvivere alla spietata legge del mercato e c’è da augurarsi che ci riescano perché lo spettacolo dei bolidi e dei piloti resta tra i più coinvolgenti e affascinanti.  [caption id="attachment_42026" align="aligncenter" width="600"] Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari.