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Ricciardo e la Red Bull ai ferri corti: l’australiano via a…parametro zero?

La scuderia quattro volte campione del mondo vorrebbe che l'australiano rinnovasse prima del semaforo verde in Australia, ma c'è un problema, che ha un nome e un cognome: neanche a dirlo, Max Verstappen.

Redazione Il Posticipo

Nella Formula 1 non esisterà il cartellino come nel calcio, ma anche i piloti hanno il loro bel contratto, con tanto di date di scadenza. Il che, all'interno di una scuderia può anche creare parecchi dissapori, soprattutto se ci sono due galli a cantare. Ecco, in Red Bull si prospetta una situazione del genere, perchè dalle parti di Salisburgo saranno presto costretti a fare un paio di scelte che possono determinare la stagione che sta per cominciare. Il punto del contendere è l'accordo con Daniel Ricciardo, che scade proprio quest'anno. La scuderia quattro volte campione del mondo vorrebbe che l'australiano rinnovasse prima del semaforo verde in Australia, ma c'è un problema, che ha un nome e un cognome: neanche a dirlo, Max Verstappen.

Verstappen primo pilota, Ricciardo non apprezza

L'olandese dal talento pari solo alla spericolatezza sarà con tutta probabilità il primo pilota della Red Bull per la stagione a venire, nonostante la classifica finale dello scorso anno abbia visto Ricciardo finire davanti al compagno di box, con 200 punti iridati contro 168. Bazzecole, pensano in Austria, dato che lo score più basso di super Max è dovuto solo ai tanti incidenti della prima parte del 2017. Poi, quando il figlio di Jos ha imparato a rimanere più con le ruote sull'asfalto che sull'erba, ha quasi sempre surclassato l'australiano. Che però dalla sua ha una costanza di rendimento che al giovanissimo rampante della Formula 1 manca. Quindi, di fargli da scudiero non se ne parla.

Un contratto da rinnovare presto...

Peccato che questa, anche se non ufficialmente, sia una delle condizioni del rinnovo. Del resto Ricciardo, a 29 anni, non può garantire più miglioramenti sensibili, mentre Verstappen è una gemma ancora da lavorare e potrebbe abbattere record su record. Normale dunque che la Red Bull punti più su di lui, ma anche che non voglia perdere un pilota come l'australiano, nell'orbita della scuderia da ormai otto stagioni e sempre con ottimi risultati. Ed è per questo che è arrivato un ultimatum: il contratto va negoziato il prima possibile. La versione ufficiale è che in questa maniera pilota e squadra potranno concentrarsi meglio sulla stagione in partenza. Quella reale è per capire come comportarsi con Ricciardo, che potrebbe anche diventare un indesiderato nel suo stesso box.

...e le sirene Mercedes ad attirare l'australiano

Non è infatti un mistero che Toto Wolff, direttore esecutivo della Mercedes, sia un gran fan dell'australiano, così come girano ormai da parecchie settimane voci riguardo un possibile ritiro di Lewis Hamilton alla fine di questa stagione. Una situazione che per le Frecce d'Argento sarebbe perfetta, se Ricciardo non rinnovasse il suo contratto. Inoltre, così facendo, la Red Bull rischierebbe di ritrovarsi il nemico in casa e non si arrischierebbe certo a garantire a un pilota che sta per lasciare il box le soluzioni più all'avanguardia, magari sviluppate prima dei rivali. Ma questo, paradossalmente, conviene poco anche alla stessa scuderia austriaca, che in pratica si ritroverebbe a correre con un solo pilota "vero", il solito Verstappen, senza l'aiuto di un compagno di squadra che a volte può essere molto utile.

Vedremo come finirà la faccenda. Di certo, Ricciardo può negoziare da una posizione di forza. Del resto, ogni sport è paese e chi può andar via a parametro zero ha sempre il coltello dalla parte del manico...anzi, del volante.