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Toro Rosso e Drago Rosso

In Cina Verstappen "incorna" Vettel e rovina la gara della Ferrari, che non avrebbe comunque vinto. Ricciardo, drago dei sorpassi, imprendibile.

Luigi Pellicone

Toro Rosso e Drago Rosso nel Gran premio in Cina. Incornate e ruotate decidono la gara, sinora, più eccitante dell’anno. Vince, ed è giusto così, la Red Bull che ha saputo leggere meglio degli altri le pieghe della gara, sfruttando la safety car e il miglior passo in gara. Un successo straordinario firmato Ricciardo. Mercedes e Ferrari si sono marcate strettissime e alla fine, fra i due litiganti, gode il terzo incomodo, che poi tale non è. Ricciardo è un signor pilota.

TORO ROSSO - Il Gran Premio è esploso nel momento in cui Gasly ha incornato il compagno di squadra Hartly. Safety car e distanze annullate. La Red Bull coglie al volo l’occasione, cambia le gomme e spariglia la gara. Verstappen, però, abbassa la visiera e spegne, come troppo spesso gli accade, la lampadina. Assalta Hamilton e va fuori pista. Poi rientra e sperona Vettel. Senza dubbio è il miglior talento del circus, ma deve moderarsi.

DRAGO ROSSO – Ben altra pasta, invece, quella di Ricciardo. Con gli pneumatici nuovi Ricciardo ha il miglior passo gara e lo sfrutta da par suo. Che gara! Infila due Mercedes e la Ferrari e porta a casa un successo che lo rilancia anche in ottica mondiale. Ha sfruttato la safety car al momento giusto e si gode un successo meritatissimo. Il re delle staccate non perdona: non a caso, non ha mai vinto partendo dalla pole. Vittoria insperata, ma costruita con intelligenza, tattica, freddezza e sensibilità. Tutto ciò che manca al suo compagno di squadra.

FURIA ROSSA – E la Ferrari? Se Vettel non fosse stato incornato da Verstappen, probabilmente avrebbe festeggiato sul podio, ma la sensazione è che Ricciardo sarebbe salito comunque sul gradino più alto. Il tedesco è stato penalizzato sia dalla safety car che dal cambio gomme. Strategia rivedibile che lo ha riportato in pista dietro una Mercedes mai così battibile. Hamilton è quasi arrendevole, mentre Bottas conferma tutti i propri limiti. Non riesce a vincere, neanche quando gli eventi ne spianano il percorso. C’è da rifletterci…