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Giù le mani da Montecarlo! Rivoluzione in vista nel Principato?

Il GP d'Australia ha lasciato in eredità una gara noiosa che spinge a valutare soluzioni particolarmente ardite, come quelle di rivoluzionare il tracciato del Gran Premio di Montecarlo. Ma è necessario?

Luigi Pellicone

Formula 1 noiosa? E che problema c’è? Modifichiamo le piste. Magari incominciando da Montecarlo. Il GP del Principato rischia una “rivisitazione” storica. Secondo quanto emerso dalla rivista Forbes, entro il 2025 il circuito potrebbe essere rivisto e corretto. In particolare, il “maquillage” interessa la curva otto, fra la storica curva del Portier e il tunnel. Oh, mon dieu. Sembra che il ritocchino sarebbe fra l’altro anche abbastanza costoso, due miliardi di euro per ulteriori venticinque ettari di terreno da destinare alla Formula 1. Quanto basta per agevolare i sorpassi?

Tutta “colpa” di Melbourne

Il gran premio di Australia, al netto della grande gioia della vittoria ferrarista, ha lasciato un’eredità piuttosto modesta: appena quindici sorpassi. Considerando i cinquantotto giri e i 307 chilometri percorsi da ciascuna monoposto, non è stata esattamente una gara divertente. E di certo non quello che ha in mente Liberty Media: i nuovi padroni della Formula 1 pretendono spettacolo e azione in pista. E già s’iniziano a valutare soluzioni più o meno spinte per contrastare la noia. Attenzione, però, a non esagerare.

I circuiti cittadini? Un falso problema

Montecarlo, come Melbourne e tutti i circuiti cittadini, si presta alla formazione di trenini destinazione traguardo, ma lascia aperta sempre la porta al colpo di scena. Basti immaginare che i gran premi più emozionanti e imprevedibili, lo scorso anno, sono stati quelli di Baku e quello di Singapore. Circuiti, appunto, cittadini. Solo l’idea di rivoluzionare Montecarlo, anche fosse fra sette anni, rappresenta un colpo al cuore di puristi e appassionati di Formula 1. E mai come in questo caso, allargare la carreggiata significherebbe nascondersi dietro un dito. Non basta una curva in più, se si appiattiscono le prestazioni. Prima di cancellare la storia, dunque, sarebbe opportuno rivedere alcuni regolamenti. In primis, le power unit.

I regolamenti sui motori

Il vero problema è infatti da ricercare altrove. E probabilmente risiede in un regolamento troppo restrittivo, destinato, per forza di cose, a rendere simili le prestazioni delle vetture. Hamilton, sebbene “tradito” da un bug, ha dovuto abortire il tentativo di sorpasso a Vettel, proprio per preservare la propria Power Unit, destinata a “vivere” ancora per sei Gran Premi. Quanto basta per non...tirare troppo il collo al motore. E se la Mercedes, che ha i migliori propulsori del Circus, decide di giocare al ribasso, appare evidente che forse è più opportuno sciogliere i cavalli, piuttosto che tenerli nel recinto.