Lo stadio Olimpico di Roma ospita il Golden Gala, la quarta tappa della Diamond League IAAF. Dopo i primi tre eventi tra Asia e America inizia la lunga parentesi europea, che si concluderà a Bruxelles nel mese di settembre. Tra le gare più attese quella di salto in alto femminile, dove MariyaLasitskene, campionessa del mondo in carica, può ricominciare da dove aveva interrotto a causa del bando agli atleti russi deciso dalla Federazione lo scorso anno, superato attraverso la richiesta di gareggiare come atleta neutrale autorizzata. La primatista mondiale stagionale con il 2.03 fatto registrare nella scorsa prova della Diamond League, punta a migliorarsi sulla pedana che fece grande Stefka Kostadinova.
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Golden Gala, nei 200m occhi puntati su Filippo Tortu
Il velocista milanese classe 1998, già primatista juniores sui 100m, sfida questa sera le stelle della velocità mondiale sulla pista dell'Olimpico. L'obiettivo? Prima qualificarsi per i mondiali e poi puntare...a Mennea!
Ma gli occhi del pubblico saranno puntati soprattutto sulla velocità, in particolare sui 200 metri piani. Accanto al francese Lemaitre (primo e unico bianco a scendere sotto la barriera dei 10 secondi sui 100) e al canadese DeGrasse, argento olimpico a Rio dietro l'alieno Bolt, ci sarà anche Filippo Tortu, giovane sprinter milanese alla prima presenza individuale in Diamond League. Tortu è un ottimo prospetto di centista e con il suo 10"15 detiene il record italiano juniores (che è tra l'altro il sesto risultato nazionale di sempre sulla distanza). A Roma però si cimenterà sul mezzo giro di campo, cercando di avvicinare il 20'28" di Andrew Howe, record italiano, tempo che potrebbe valere il pass per i mondiali di Londra.
L'obiettivo a lungo termine è però molto più ambizioso, quel 19"72 firmato da Pietro Mennea (a cui è intitolato il meeting capitolino) che è ancora primato europeo e, ovviamente, anche italiano. Né il francese né il canadese sono mai riusciti a scendere sotto lo storico tempo fatto registrare da Pietruzzo alle Universiadi di Città del Messico del 1979, ma il ragazzo di origine sarde punta in alto. Ad accompagnarlo sulla pista dell'Olimpico anche l'incoraggiamento di un'altra icona della velocità tricolore, Livio Berruti, che proprio a Roma nel 1960 ha conquistato l'oro nei 200 m. Un'eredità non da poco, ma che il giovane sprinter delle Fiamme Gialle vuole onorare al meglio, partendo già da questa sera.
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