La Formula 1 rinuncia alle donne-ombrellino, ma non ai festeggiamenti alcolici sul palco. La riforma voluta dalla Liberty Media chiude un capitolo storico legato alla griglia di partenza, ma lascia intatta la cerimonia del podio. Al termine della gara, si continuerà a festeggiare a champagne. Anche se...costa e non è neanche più champagne.
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F1, addio a donne e…champagne, ma il podio resta una tradizione costosa
La Formula 1 cambia le cerimonie legate a partenza ed arrivo di Gran Premi. Addio a donne e champagne. E spazio alla tradizione sul podio. Si torna al vino senza rinunciare al lusso: 3000 euro a bottiglia...
Una tradizione costosa
Lo Champagne che finisce su un podio della Formula 1 è particolarmente prezioso. Anche se, non è esattamente champagne. Prescisamente: vino e bollicine. Chardonnay. Prodotto in Francia, dalla Carbon che dal 2017 ha preso il posto della Mumm. La nuova azienda legata alla scelta della Liberty Media non è casuale: richiama il materiale del telaio delle monoposto, realizzato in fibra di carbonio. Al netto delle assonanze linguistiche, il prezzo della bottiglia si aggira sui tremila euro a bottiglia. Abbastanza, considerandone l'utilizzo: la maggior parte è disperso in schizzi, il resto è destinato a giacere sul fondo della bottiglia. Alla casa produttrice, tuttavia, interessa il giusto. Anche perchè, in termini di profitti, il ritorno di immagine valgono bene lo "spreco".
Carbon? Non è Champagne...
La Carbon è perfettamente aderente al mondo dei motori. L'azienda, per scelta, si identifica con la velocità, che ne ha, fra l'altro, contraddistinto l'ascesa nel mercato. La Carbon è nata nel 2011 ed ha scalato gli indici di gradimento. Vino per palati raffinati, racchiuso, appunto, nel carbonio. Una bottiglia attende almeno 4 anni di invecchiamento prima di finire sul podio e necessita di lavorazioni artigianali molto articolate. Da quando è sbarcata in F1, la Carbon ha anche dedicato una produzione ad hoc per il podio: ogni bottiglia ha un etichetta di colore differente, da assegnare al pilota destinato a stapparla. Oro, argento e bronzo. Sembra una scelta bislacca, ma è un ritorno alle tradizioni. Il primo mondiale, nel 1950, prevedeva infatti la consegna del vino, piuttosto che dello champagne. Quanto basta a Liberty Media per rinsaldare il legame con il passato e rescindere il contratto con la Mumm, che si è comunque consolata con la Formula E. Nella massima serie motoristica, dunque, si festeggia a Chardonnay.
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