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Calciomercato, i cinque trasferimenti che hanno fatto la storia

Dalle cento sterline per Groves ai cento (e più) milioni di euro per Pogba. Il calciomercato è fatto di cifra, ma anche di intrighi leggendari e sentenze storiche. Ecco cinque momenti chiave da non dimenticare.

Francesco Cavallini

È sempre calciomercato, come dice il titolo di una trasmissione ormai di culto della televisione italiana. Già, perchè nonostante le finestre in cui è possibile acquistare e registrare nuovi calciatori siano ufficialmente due, i club e soprattutto i tifosi non smettono mai di pensare ad acquisti e cessioni, contratti e clausole. Si tratta di una "tradizione" che va avanti da molto tempo e che in oltre un secolo ha avuto degli sviluppi importanti e a volte inattesi. Ecco cinque trasferimenti che, per un motivo o per l'altro, hanno aperto una nuova era nella ormai ultracentenaria storia del calciomercato.

I cinque trasferimenti che hanno fatto la storia

1893 - Willie Groves all'Aston Villa

La English Football League aveva deciso nel 1885 di permettere ai club di pagare i propri calciatori, diventando così il primo campionato professionistico della storia del calcio. I giocatori venivano registrati e prendevano parte al campionato per la squadra che gli corrispondeva lo stipendio. Nella stagione 1892/93 viene introdotto il sistema del cosiddetto cartellino, ovvero il diritto esclusivo alle prestazioni sportive del singolo calciatore, e di conseguenza la possibilità per i club di acquistare o cedere questo diritto ad altri. E arriviamo quindi al nostro WillieGroves, inside forward scozzese, trasferitosi al West Bromwich Albion nel 1890 e protagonista della vittoria della seconda FA Cup della storia dei Baggies nel 1892. L'anno successivo il suo cartellino viene acquisito dall'Aston Villa per la modica cifra di cento sterline. Non è chiaro dai documenti dell'epoca se sia effettivamente il primo trasferimento della storia del calcio, quel che è certo è che è il primo il cui prezzo raggiunge le tre cifre. Ci vorranno undici anni per arrivare alle migliaia.

1953 - Alfredo Di Stefano al Real Madrid

 Alfredo Di Stefano con la maglia del Real Madrid

Alfredo Di Stefano con la maglia del Real Madrid

1975 - Giuseppe Savoldi al Napoli

 Giuseppe Savoldi, "mister due miliardi"

1995 - La sentenza Bosman

 La sede della Corte di Giustizia Europea

La sede della Corte di Giustizia Europea

2016 - Paul Pogba al Manchester United

Da Groves a Pogba, passando per Suarez, Savoldi, Maradona, Lentini, CR7 e Bale. La crescita economica esponenziale del pallone può essere rappresentata graficamente seguendo la progressione del record del trasferimento più costoso. Come già detto, per passare da cento a un milione di sterline sono stati necessari circa ottant'anni. Da quel momento in poi, però, i record si sono susseguiti quasi di anno in anno, con i club che hanno quasi fatto a gara a chi sborsa di più per il cartellino di un calciatore. Arriviamo quindi al detentore attuale del primato, Paul Pogba, trasferitosi dalla Juventus al Manchester United (nelle cui giovanili il francese è cresciuto) per una somma stimabile sui 105 milioni di euro più eventuali bonus, che in sterline fanno circa novanta milioni. Includendo anche il compenso da corrispondere a Mino Raiola, agente del calciatore e rappresentante di entrambe le società, la cifra totale dovrebbe raggiungere circa 140 milioni. Non male, ma c'è sempre possibilità di aggiornare il record. Basti pensare ai 150 milioni di valutazione per Mbappè, o alle offerte cinesi da 180 milioni per CR7...

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