Bisogna saper perdere. E Klopp in ogni caso ha un concetto del tutto particolare del risultato: reputa la sconfitta un momento interessante di crescita quasi filosofica. "Perdere è un'esperienza molto interessante. Non è qualcosa che vuoi necessariamente, ma è come una medicina molto forte. Se la prendi, può aiutare. Del resto sono fortunato. Conosco bene il calcio ma cinquecento anni fa non mi avrebbe aiutato. Sarei potuto essere un giullare che balla davanti al re, ma avrei dormito in strada. Quando ero a scuola, ho vinto un premio sportivo. Il preside mi disse: 'Spero che funzioni per te con il calcio, perché sennò sono preoccupato!'". Beh, il dirigente scolastico può rasserenarsi...