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Theo Hernandez e gli altri: vendere e pentirsi, quando gli addii diventano rimpianti…

Redazione Il Posticipo

Altro abbaglio a strisce nerazzurre. Clarence Seedorf  non aveva una precisa collocazione tattica nel rigido 4-4-2 di Cuper. E  nel 2002, dopo quel famoso e drammatico 5 maggio, Seedorf saluta e viene scambiato appunto con Coco. Le due carriere prendono strade diametralmente opposte: l'olandese contribuisce a rendere grande il Milan, l'italiano, colpito da una serie incredibile di infortuni, incanala il viale del tramonto.