
Il più grande abbaglio, però, è indiscutibilmente legato all’acquisto di Vincenzino Scifo. Uno dei “bidoni” storici dell’Inter. La dirigenza nerazzurra lo acquista nell’estate del 1987 convinta, per 4 miliardi e 700 milioni, di avere in casa il nuovo Michel Platini. Invece è etichettato come “uno che non vuole colpire il pallone di testa per non rovinarsi i capelli”. Descrizione graffiante di Preud’Homme, che comunque mette a fuoco i limiti di personalità del centrocampista. Mister Brillantina, come sarà ribattezzato, si farà soffiare il posto da Matteoli.