Prandelli a Firenze, atto secondo. La storia viola insegna che non è una buona idea tornare ad allenare i gigliati, ma il tecnico è convinto della sua scelta nonostante non il divario fra la sua Fiorentina e quella attuale. "Sono due squadre diverse, ma vorrei la mentalità e la voglia di rappresentare con orgoglio la città e la tifoseria. In sogno mi rivedevo con il fischietto viola e ho sempre pensato si potesse realizzare. Adesso ricomincia una nuova storia e spero di essere nuovamente protagonista". Realtà amara. 0-1 con il Benevento.
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