Passato drammaticamente alla storia come il “fratello sbagliato”. Justin, il primo dei Fashanu, il primo calciatore di colore a dichiararsi gay, paga a carissimo prezzo il suo coming out. Negli anni ’80 viene praticamente emarginato dal mondo del calcio e anche dalla sua stessa comunità. Muore suicida, appresa la notizia di essere stato indagato per un presunto abuso sessuale. Un talento spezzato dall'intolleranza.