Lo chiamavano tutti "Bisteccone" e in fondo a Gian Piero Galeazzi quel soprannome, che gli avevano dato a inizio anni Settanta, piaceva. E anche ora che il celebre giornalista sportivo, da tempo malato di diabete, se n'è andato, tutti lo ricorderanno proprio così. Un personaggio trasversale, amato in tutto il mondo dello sport e non solo. E dire che il suo esordio in grande stile avviene quasi per caso: alle Olimpiadi di Monaco 1972 il suo collega è trattenuto al palazzetto per commentare la scherma e a "Bisteccone" tocca descrivere le gare di canottaggio, il "suo" sport, di cui è stato campione italiano. È solo l'inizio di una carriera che l'ha portato a diventare un personaggio di casa per tutti gli italiani.
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