Polizia britannica davanti casa: ARRESTATO SANDRO TONALI | Almeno 3 mesi di reclusione

Nuova sconcertanti rivelazioni su Sandro Tonali, centrocampista del Newcastle e faro della Nazionale italiana di Ringhio Gattuso.
L’ombra dello scandalo scommesse continua ad allungarsi in maniera drammatica sulla carriera di Sandro Tonali, il centrocampista italiano del Newcastle United. Dopo la pesantissima squalifica comminata dalla giustizia sportiva, che lo ha messo fuori dai campi da gioco per mesi, il calciatore si ritrova ora a fronteggiare una situazione che travalica il confine dello sport, entrando prepotentemente in quello penale.
La vicenda è diventata il simbolo di una malattia diffusa nel calcio moderno, che vede giocatori, o per meglio dire sportivi in generale, di alto livello cedere alla dipendenza dal gioco d’azzardo, diventando a tutti gli effetti dei ludopatici.
La squalifica di Tonali in ambito sportivo è stata una delle più eclatanti degli ultimi anni: dieci mesi di stop, oltre a un percorso di terapia obbligatoria, come conseguenza diretta della sua ammissione di aver scommesso su partite di calcio, incluse quelle delle sue squadre. Niente Europeo 2024, ovviamente.
Un provvedimento che mirava a un duplice obiettivo: sanzionare il comportamento illecito e avviare un percorso di riabilitazione per il giovane atleta. Nonostante la severità della pena, la speranza era che, una volta scontata, Tonali potesse tornare alla normalità.
Un’eco più vasta
Tuttavia, il caso del calciatore ha avuto un’eco ben più vasta, coinvolgendo la Procura di Torino in Italia, che ha aperto un fascicolo per scommesse illegali. Le indagini hanno portato alla luce il coinvolgimento di Tonali, ma anche di altri noti calciatori indagati, rivelando un reticolo di piattaforme online non autorizzate.
La dimensione penale di questa vicenda è sempre stata considerata la parte più delicata e imprevedibile, in grado di generare conseguenze che vanno ben oltre il campo da gioco. Ed è proprio da questo fronte che arriva l’ultima, inaspettata evoluzione che ha generato clamore.

Le conseguenze
Sebbene la realtà giudiziaria britannica possa avere dei riflessi, le principali novità procedurali sono giunte dall’Italia. La Procura di Milano, che ha seguito parte dell’indagine per competenza territoriale, ha recentemente notificato la chiusura delle indagini preliminari a carico di Tonali e degli altri indagati (Fagioli ma non solo), portando alla luce un possibile scenario di uscita dal tunnel penale.
Secondo quanto emerso dalla Procura di Milano, per Tonali, come per gli altri indagati, non è stata contestata alcuna “combine”, ovvero l’accusa di aver alterato o tentato di alterare il risultato di una partita. Le contestazioni si sono concentrate, invece, su contravvenzioni minori: in particolare, il calciatore si vede contestare di aver pubblicizzato piattaforme illegali di scommesse o gioco del poker. È su queste ipotesi di reato, punibili con l’arresto fino a tre mesi o con una multa fino a 500 euro, che si è aperta una nuova via processuale. Tonali e gli altri potrebbero ora evitare il maxi processo (penale) grazie al ricorso all’oblazione, uno strumento giuridico che consente agli indagati di estinguere il reato pagando una multa amministrativa, il cui importo sarebbe emerso attorno ai 250 euro, trattandosi di contravvenzioni di lieve entità.
