Mi spiace, non sono interessato al circo | COLPO FALLITO COMOLLI: non arriva più a gennaio

Salta tutto sul più bello. Comolli rimane con un pugno di mosche di mano. I bianconeri dovranno pensare ad altro.
Il mercato della Juventus si muove da tempo in un precario equilibrio economico, una danza obbligata tra la necessità di cedere e la possibilità di acquistare. Era accaduto a Giuntoli, nonostante i suoi errori strategici, ora tocca anche a Damien Comolli.
Le ambizioni tecniche si scontrano duramente con i bilanci che impongono una politica di “prima vendi, poi compra“, un classico per chi deve sottostare al mercato sostenibile, limitante soprattutto per chi ha ambiziosi obiettivi.
Ogni potenziale rinforzo diventa un’equazione complessa, dove l’uscita di un esubero o di un big con alto ingaggio è la condizione sine qua non per muovere pedine in entrata. Questo approccio restrittivo finisce spesso per tarpare le ali a colpi importanti.
Una delle grane più spinose che attanaglia la dirigenza juventina riguarda la situazione contrattuale e finanziaria di Dusan Vlahovic. Nonostante il suo valore in campo, il prolungamento del suo accordo è un vero macigno: il suo ingaggio nell’ultimo anno contrattuale sfiora i 12 milioni di euro netti a stagione, una cifra che pesa enormemente sulle casse bianconere.
Un cane che si morde la coda
Un’eventuale cessione rappresenterebbe un ossigeno vitale per la Juventus. Ma vendere Vlahovic significa in primis creare una minusvalenza, trovargli una squadra per non perderlo a zero, e poi un valido sostituto. Che non costa certo pochi spicci.
In questo clima di ristrettezze e calcoli, la figura di Damien Comolli sembrava potesse essere la chiave di volta, l’uomo capace di compiere il “miracolo” di gennaio. Si era lavorato sotto traccia per un colpo a sorpresa che potesse spostare gli equilibri. A quanto pare così non sarà.
I rumors si spengono
Il fumo delle indiscrezioni si è dissolto, lasciando il dirigente bianconero con un pugno di mosche in mano e l’amara consapevolezza di un affare fallito. Il nome che faceva sognare il popolo bianconero era quello di Bernardo Silva, fuoriclasse portoghese in scadenza di contratto con il Manchester City.
Una vera e propria occasione di mercato. Il trequartista lusitano con la sua classe cristallina, era l’obiettivo designato per dare qualità e imprevedibilità a un attacco che a oggi dipende su Yildiz e, udite-udite, proprio Dusan Vlahovic. Tuttavia, la concorrenza si è rivelata insuperabile: il netto vantaggio degli arabi e i loro contratti faraonici hanno allontanato ogni possibilità, confermando che, in questo momento storico, il fascino della Juventus non può competere con la potenza economica di certi mercati emergenti.