Fuori Barella, dentro lui: rivoluzione in Nazionale | Pescato il mediano della 17esima in classifica

Il neo commissario tecnico Gattuso ha deciso di puntare su un giocatore di una squadra che attualmente non naviga in buone acque
Archiviate le vittorie contro Estonia ed Israele per l’Italia è tempo di pensare già agli impegni di ottobre che saranno proprio contro le medesime squadre. Due partite decisive per il destino degli azzurri, che devono assolutamente centrare la qualificazione al prossimo mondiale.
Per questo il Ct Gattuso è già al lavoro per capire su chi puntare in vista di queste delicate sfide che diranno molto sul futuro della nostra selezione nazionale. Il rischio spareggi è piuttosto alto e nel caso si disputeranno a marzo 2026.
Meglio andare per gradi quindi. La prima cosa è dare nuovamente un’anima alla squadra. A settembre è apparsa ancora un po’ troppo compassata e talvolta senza quella grinta necessaria per cercare di vincere le partite.
Gattuso lo sa bene. Anche per questo motivo vuole puntare su elementi che oltre ad innalzare il tasso qualitativo, abbiano anche quella fame che serve per emergere da una situazione non propriamente positiva.
Chi sta prendendo il posto dell’interista
In tal senso potrebbe prendere corpo l’idea di affidare le chiavi del centrocampo a Rolando Mandragora. Il mediano della Fiorentina sta proseguendo il suo percorso di crescita. È reduce da una fase personale favorevole nonostante l’avvio di campionato infelice della viola.
L’ex Torino e Udinese potrebbe addirittura prendere il posto di un pilastro come Nicolò Barella visto che nel suo repertorio qualche gol in più rispetto all’interista. Infatti come riportato da tuttomercatoweb.com, il centrocampista di Pioli lo scorso anno è stato secondo solo a McTominay nel suo ruolo per quanto riguarda gol e assist.
La questione rinnovo con la Fiorentina
Anche nelle primissime battute dell’attuale campionato si sta già ben distinguendo. Ciò chiaramente sta attirando l’attenzione degli altri club. D’altronde il suo contratto con la Fiorentina scade a giugno 2026. Al momento non c’è stato ancora l’incontro con la dirigenza per il rinnovo. Ad onor del vero nel contratto è presente l’opzione di prolungamento automatico per un anno qualora dovesse totalizzare almeno 25 presenze da 45′.
A prescindere da ciò non è da escludere che in questo clima di incertezza possano inserirsi delle formazioni in grado di allettare il giocatore con una proposta economica e tecnica superiore a quella dei gigliati. Al momento Mandragora è però concentrato sul suo club e perché no sulla Nazionale, che potrebbe seriamente affidarsi a lui.