Scusa mister, io resto a casa a fare il rapper | PIOLI TRADITO DA KEAN: messo fuori squadra

Come è dura l’avventura per Stefano Pioli. Ci si aspettava ben altro inizio da parte della Fiorentina. Ma anche da Kean.
Tre indizi e altrettanti risultati non positivi, fanno una prova dello status di una Fiorentina da cui ci si aspettava ben altro dopo un signor mercato che ha portato al Franchi giocatori del calibro di Dzeko e Sohm, Piccoli, Fazzini e Viti, senza dimenticare gli importanti riscatti di Fagioli e Gudmundsson.
C’era grande attesa per la nuova Fiorentina di Stefano Pioli, una squadra rinforzata sul mercato e considerata da molti tra le possibili outsider del campionato, soprattutto con il ritorno di un allenatore esploso con il Milan campione d’Italia e arricchito dall’esperienza in Arabia Saudita con l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo.
Eppure, l’inizio di stagione si è rivelato un mezzo disastro, tradendo clamorosamente le aspettative di tifosi e addetti ai lavori. Dopo tre giornate, il bilancio è impietoso: zero vittorie, due pareggi in chiaroscuro e una dolorosa scoppola interna contro il Napoli che ha messo a nudo tutte le fragilità della squadra.
Pari subito in extremis a Cagliari, pari a reti inviolate col Torino, scoppola in casa con il Napoli, una partita praticamente mai esistita. Pioli è già sulla graticola, stretto nella morsa di problemi che sembrano non avere soluzione.
Un senso di impotenza e frustrazione
La difesa è un colabrodo, incapace di garantire solidità, mentre l’attacco si è dimostrato finora del tutto spuntato e inefficace. Nonostante gli importanti investimenti estivi, il gruppo non riesce a ingranare, lasciando un senso di impotenza e frustrazione.
Il gioco stenta a decollare e i risultati non arrivano, spingendo la società e l’ambiente a porsi domande sul futuro della gestione tecnica. Come se non bastassero le difficoltà in campo, a gettare benzina sul fuoco ci pensa un caso esploso all’improvviso.
Un’altra vena artistica: fuori rosa temporaneamente
Moise Kean, proprio lui. In gol con l’Italia ma ancora a zero marcature in campionato. L’attaccante, è molto concentrato sulla sua nascente carriera da rapper che sul campo. Così, mentre la Fiorentina arranca, l’Azzurro si sta mettendo in mostra con nuove tracce musicali, ma la sua vena artistica non si traduce in gol.
Ci mancava soltanto uno stato influenzale che ha colpito il centravanti-rapper: è in dubbio per la sfida delicata contro il Como. Avrebbe dovuto essere il punto di riferimento dell’attacco viola, che ora si trova a fare i conti non solo con i problemi tattici, ma anche con la possibile assenza di un giocatore diviso tra la voglia di giocare a pallone, senza perdere di vista il suo voler essere un rapper.