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“Dieci anni di calvario: poi l’assoluzione”: l’ex nazionale azzurro è finalmente libero I “Come vincere la coppa dei campioni”

Il racconto dell'ex Nazionale
Dal calvario all’assoluzione – IlPosticipo.it (Pexels Foto)

Per dieci anni ha vissuto uno dei periodi più brutti della sua vita fino a quando non è arrivata la notizia dell’assoluzione

Non deve essere stato sicuramente un periodo facile per l’ex calciatore che, per un decennio, ha vissuto nell’ombra di una accusa molto pesante. Una di quelle cose che non si possono cancellare con uno schiocco di dita.

Soprattutto per uno che, sul rettangolo verde di gioco, si è fatto apprezzare per i suoi gol e soprattutto per essere stato un vero e proprio “signore” del calcio.

Dopo il diffondersi di questo scandalo, però, la sua carriera calcistica è stata cancellata in un niente. I suoi sacrifici andati completamente in fumo per via, appunto, di questa vicenda che lo ha macchiato e lasciato delle ferite non indifferenti.

Il calcio lo aveva dimenticato e, di conseguenza, lui si era allontanato. Fino a quando, dopo dieci anni, non è spuntata fuori la verità: l’assoluzione piena che gli ha restituito dignità e libertà.

“Dieci anni di calvario, poi l’assoluzione”, la rivelazione dell’ex Nazionale

Nel corso di una intervista che ha rilasciato ai microfoni del programma “Le Iene” ha parlato l’ex attaccante della Nazionale, Beppe Signori. Quest’ultimo, nel 2011, venne messo al centro dello scandalo scommesse che lo danneggiò in tutti i sensi. Le accuse nei suoi confronti erano pesanti: ovvero quello di aver manipolato risultati sportivi per ottenere guadagni illeciti tramite, appunto, le scommesse. In particolar modo al match Atalanta-Piacenza, di Serie B, terminato 3-0. Per “Beppe-Gol” scattarono le manette, la radiazione dal mondo del calcio ed un lungo percorso giudiziario durato dieci anni.

Ho vissuto dieci anni di calvario. Poi l’assoluzione definitiva“. A deciderlo il Tribunale di Modena che ammise che il “fatto non sussiste“. Signori ha sempre ammesso la sua passione per le scommesse, ma mai di essere stato coinvolto in combine. Nell’intervista parlò anche due due faccendieri, Massimo Erodiani e Antonio Bellavista, che gli proposero di finanziare la manipolazione del match citato in precedenza. Con l’obiettivo di chiedergli soldi per “comprare alcuni giocatori“. Offerta rifiutata. Tanto è vero che agli inviati mostrò un foglietto scritto durante quell’incontro per dimostrare la sua estraneità ai fatti.

Dieci anni di calvario poi l'assoluzione
L’assoluzione definitiva di Beppe Signori – IlPosticipo.it (Foto LaPresse)

“E’ stato come vincere la Coppa dei Campioni”, dall’incubo alla libertà

La giustizia, alla fine, è arrivata. Anche se mai nessuno al mondo potrà restituirgli il tempo che ha perso. Una soddisfazione. Una vera e propria liberazione per Signori che ammise: “E’ stato come vincere la Coppa dei Campioni. Anche se sono stati dieci anni di vita buttati“.

Lo scandalo scommesse, nel 2011, coinvolse molte figure del calcio italiano. Non solo Beppe Signori, ma anche ex calciatori come Cristiano Doni, Stefano Bettarini, Antonio Conte e Stefano Mauri.