Ahia Juventus: rogne con Kenan Yildiz | Divieto della società, lui non se ne frega
Tra il calciatore e la dirigenza potrebbero esserci delle divergenze di una certa rilevanza. Quale potrebbe essere il possibile scenario
Kenan Yildiz è già l’uomo simbolo della Juventus. Il talento turco nonostante la giovanissima età sta dimostrando di essere l’uomo di maggior classe della rosa bianconera. Le sue giocate hanno ricordato a molti quelle del più illustre Del Piero, che a Torino ha scritto pagine indelebili di storia.
Anche in questo tormentato avvio di stagione si sta imponendo sia in Italia che in Europa dimostrando di poter competere alla grande anche in ambito internazionale. Considerando che si tratta un classe 2005 non è propriamente un dettaglio.
L’unica pecca sono gli infortuni che soprattutto nelle ultime partite non gli stanno consentendo di trovare la giusta continuità. Il neo tecnico Spalletti punta tantissimo su di lui per cercare di risalire la china.
La sosta per le Nazionali ormai in arrivo rappresenta una ghiotta opportunità per lavorare alla Continassa e recuperarlo a pieno, ma non è detto che alla fine le cose possano volgere davvero in questa direzione.
Il possibile pomo della discordia
Infatti nonostante il problema al ginocchio non sia stato ancora superato, il fantasista juventino sembra intenzionato a voler rispondere alla chiamata della nazionale turca in vista degli impegni contro la Bulgaria e la Spagna.
La selezione allenata da Vincenzo Montella può ancora staccare il pass diretto per la rassegna iridata o comunque qualificarsi per i playoff di marzo. Vista la posta in palio Yildiz vuole assolutamente aiutare il proprio paese a raggiungere un obiettivo che manca addirittura dal 2002 in Corea e Giappone, quando la compagine guidata da Senol Gunes riuscì a chiudere al terzo posto.
L’importanza di Yildiz per la Juventus
Dall’altra parte la Juventus conta su di lui per provare raddrizzare una stagione che seppur abbia vissuto più di qualche passaggio a vuoto, può ancora essere cambiata. Sia in campionato che in Champions League ci sono tutti i margini per poter dire ancora la propria. La condizione indispensabile è che si possa contare sugli uomini migliori ed è inutile ribadirlo che Yildiz lo è.
In virtù di ciò la dirigenza potrebbe non digerire un atteggiamento così ostinato del giocatore generando così una frattura. È bene specificare che si tratta di un’ipotesi dovuta al contesto che si sta delineando. Bisogna ancora capire molte cose, in primis il reale stato di forma del numero 10 al momento della sosta.