Javier Zanetti-Inter: fine di un amore lungo 30 anni | Il capitano ha scoperto il tradimento

Amarezza e delusione per l’ex bandiera dell’Inter: scoperto un tradimento dopo 30 anni di un legame strettissimo.
Riduttivo chiamarlo ex giocatore. Un semplice capitano. Javier Zanetti è stato l’incarnazione di un’epoca, un simbolo di lealtà incrollabile e un vero e proprio Capitano con la “C” maiuscola. Un’icona senza tempo.
Arrivato nel 1995, il Pupi ha legato la sua intera carriera italiana alla maglia nerazzurra, collezionando 858 presenze, un record assoluto che pochi potranno mai eguagliare. Le sue sgroppate sulla fascia destra, la sua tenacia in campo e il suo carisma discreto lo hanno reso una bandiera amata e rispettata da tutti. Ma Javier Zanetti è riuscito ad andare oltre.
Quasi vent’anni di onorata carriera da calciatore, culminati nel leggendario Triplete del 2010, hanno scolpito il suo nome nella storia del club e del calcio mondiale. Zanetti non ha mai ceduto alle lusinghe di altri top club, cementando un legame con la “Beneamata” che andava ben oltre il campo da gioco.
La sua figura è sempre stata sinonimo di integrità e professionalità, un punto di riferimento etico in uno sport in continua evoluzione e talvolta troppo effimero. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, la sua permanenza in società come vicepresidente, ruolo ricoperto dal 2014, sembrava il naturale coronamento della sua “storia d’amore”.
Oltre la facciata
Un ruolo di prestigio, spesso di rappresentanza, che gli ha permesso di restare vicino alla squadra e ai suoi tifosi, agendo come custode della storia e dei valori interisti, specialmente nei delicati passaggi di proprietà che hanno caratterizzato l’ultimo decennio nerazzurro.
Dietro l’apparenza della totale sintonia, però, si celava un’attesa, una speranza coltivata nel tempo: Javier Zanetti aspirava a un ruolo di maggiore peso, sognando di diventare Presidente del club. Una posizione che avrebbe suggellato il suo trentennale vincolo. Questo desiderio, sussurrato negli ambienti dirigenziali, si è scontrato con la fredda realtà del cambio di proprietà. L’avvento del fondo americano Oaktree ha infatti rimescolato le carte, e con esse, le ambizioni di Zanetti.

Scelte diverse
Quando il nuovo assetto societario ha annunciato il presidente, la scelta è ricaduta su Beppe Marotta. Un nome di alto profilo e indubbia competenza manageriale, ma la nomina, pur logica dal punto di vista aziendale, è stata percepita da Zanetti come un vero e proprio tradimento delle sue aspettative di bandiera e successore designato.
L’amara delusione potrebbe avere incrinato il rapporto tra il Pupi e l’Inter. Così, qualora arrivasse una proposta stimolante, magari dalla sua terra d’origine, l’Argentina, come un’offerta dalla federazione albiceleste, l’attuale vicepresidente nerazzurro potrebbe dire addio all’Inter, chiudendo un capitolo che, nonostante tutto, resterà scolpito per sempre nel cuore dei tifosi nerazzurri.
